Senza filtro: déjà vu
di Fabio de Lorenzo
Ci risiamo, dopo la capitolazione del super sistema americano che ha abdicato di fronte all’ennesima recrudescenza del virus, anche il promoter del nostro mondo ha dovuto arrendersi all’evidenza dei fatti. La velina arrivata la scorsa settimana in redazione, nonostante l’encomiabile tentativo di far sembrare più bello il nuovo calendario, è uno tsunami per tutti. Ormai da settimane eravamo a conoscenza che il campionato del mondo non sarebbe mai partito il 3 aprile in Oman e che molti organizzatori avevano rinunciato ad ospitare una prova della MXGP, italiani compresi. Tutto questo però non faceva presagire uno stravolgimento tale da rilasciare una bozza di calendario che ben difficilmente sarà rispettata. Giusto per chiarire un aspetto, credo fermamente che Infront Moto Racing abbia gestito il difficilissimo challenge 2020 nel migliore modo possibile, smentendo chi non avrebbe mai scommesso su un impegno finanziario pesantissimo a solo carico del promoter. Ci è voluto cuore, coraggio e tantissimi soldi per regalarci una stagione al di sopra della più rosea aspettativa.
Adesso però la situazione sanitaria mondiale sta ancora picchiando duro ed in ambedue i lati dell’oceano si deve necessariamente fare i conti con i numeri in rosso. Che tradotto vuol dire minori investimenti degli sponsor, mancanza del 90% per cento del pubblico pagante al botteghino ed inevitabilmente meno denari per tutto il sistema che sta pagando un dazio altissimo. Mai come negli ultimi mesi abbiamo visto piloti ancora giovani e performanti lasciati a piedi e moto ufficiali affidate a chi era in grado di portare in dote solo una valigia di soldi… Feld Entertainment (promoter del Supercross) può contare su risorse ben più ampie rispetto alla vecchia Europa, basti pensare ai diritti televisivi. Viceversa su Infront Moto Racing grava tutto il peso del sistema e senza il pubblico e le fee che necessariamente incasserà solo in parte, pensare ad un’altra stagione almeno all’altezza del 2020, è un’impresa da cuori impavidi. Per adesso ci dobbiamo accontentare di quello che ci hanno comunicato con la speranza che i vaccini e l’immunità di gregge ci restituiscano la normale routine ed il nostro sport preferito.
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