Midweek: Bentornato 2T
di Edoardo Pacini
Penso al quattro tempi come naturale anello di congiunzione tra i motori endotermico ed elettrico. Se in futuro faremo il “pieno” alle moto con le modalità con cui ricarichiamo lo smartphone, passato e presente continuano a vivere sul confronto tra benzina e miscela. Quale scegliere? Paradigma per nostalgici…
La sfida tra motori a due e quattro tempi è uno dei temi ricorrenti, e proprio in questo inizio stagione è tornato di grande attualità. Da Riola Sardo ad Alghero, la nuova edizione degli Internazionali d’Italia ha ribadito la bontà di un motore messo troppo presto in “soffitta” per normative restringenti, volontà delle Commissioni Ambiente, politiche dell’Industria. Nicholas Lapucci – Fantic Motor – Maddii Racing, il due tempi torna prepotentemente di moda a suon di risultati.
La duecentocinquanta realizzata su base Yamaha guidata dal giovane toscano ha sorpreso, e se è vero che non basta un pugno di manche ben corse per infulenzare opinione pubblica e strategie dei Costruttori, un’obiezione la si può pur fare. Mi chiedo infatti dove sarebbe oggi il motore “duetì” se fosse stato sottoposto ad un costante e continuo processo di sviluppo che al contrario ha interessato maggiormente valvole ed alberi a camme.
Per alcuni Marchi che hanno mantenuto in gamma 125, 250 e 300 2t, ve ne sono troppi che hanno smesso di credere nella bontà di un prodotto propedeutico e fondamentale nella didattica. Allo stesso modo per un tecnico come Jan Witteveen, grande sostenitore del motore a miscela, c’è un mondo di menti ben pensanti che ha smesso di prendere in seria considerazione il miglior compromesso per le nostre discipline.
Chiedere alla generazione Z com’era il nostro sport quando in pista si respirava ricinato e/o 747 è come pensare di spiegare a chi è cresciuto senza cellulare tra le mani che per fare una telefonata era necessario cercare i gettoni dentro le tasche.
Bentornata Fantic, welcome back two stroke.
Questi i nostri contatti, FOLLOW US ON
(Image courtesy Fantic)