Roczen, Webb “la spina nel fianco” e Tomac “Atlanta Daytona style”
Torniamo a parlare d’America e di Supercross? Sì dai, che adesso c’è un attimo di pausa.
Premetto…io sono tifoso “sfegatato” di Roczen; lo considero l’unico pilota al mondo ad essere riuscito a battere – sul campo, non per infortunio – a parità di moto e di età, l’altrettanto unico altro vero fenomeno crossistico in attività, ovvero Mr. Herlings d’Olanda. Gli altri in confronto, non vogliatemene, sono comparse, di lusso…ma tali. Sono convinto che se Roczen corresse con DUE braccia, invece che con una e mezza, darebbe il giro ai tre quarti dei piloti statunitensi. Ma le corse sono così, e la storia è diversa.
Detto questo… “Easter Peace”, finita la quale, sputato il ramo d’ulivo, cinque gare in quattro settimane ci faranno scoprire il campione dentro l’uovo del campionato supercross 2021. La classifica è abbastanza stretta in 450, con i primi tre in 30 punti, strettissima in 250 West, 3 piloti in 6 punti, praticamente già definita la 250 East, con i pochi appuntamenti rimanenti.
Ma è la 450 ovviamente, a smuovere gli animi. Che Cooper Webb trovi motivazioni opzionali, quando si trova davanti Roczen, è un dato di fatto conosciuto ed evidente. La leggenda narra di risentimenti, per parole indelicate su ex ragazze da box passate “di scuderia”, ma tant’è. La tattica di Webb per “cucinare” il tedesco è sempre spietatamente uguale. Mai oltre i due secondi di distacco fino a due/tre minuti al termine della manche, poi il pilota della Carolina del Nord, mette su la sua personalissima “Dixie Land”, a suon di giri veloci va a riprendere il pilota Honda, lo passa con – pochissimi – complimenti, solitamente ad un giro o poco più alla fine (che fa più male), e va a vincere. Ad Arligton, sarà stata l’aria del sud, è stata tripletta, complice anche un Roczen che ha un pochino subito i tracciati delle prime due prove, estremamente tortuosi, cosa che a lui notoriamente complica la vita, ma che almeno nella terza però, gli ha – timidamente – conteso la testa in un paio di poco convinte ed incisive occasioni.
E Tomac? Lo vogliamo considerare fuori dai giochi? Io assolutamente no e per un motivo molto semplice. Sto per fare “fantasupercross”? E perché no, ci sta. Trenta sono i punti di distacco dalla testa della classifica. Alla ripresa del campionato, ben TRE prove si correranno in una settimana ad Atlanta, su un tracciato palesemente “Daytona Style”, ovvero dove Tomac ha letteralmente dominato gli ultimi appuntamenti arrivando ad appaiare “leggende” nel numero di vittorie in quell’evento. Volete che non si esalti? Quest’anno a Daytona Webb ha fatto secondo, Roczen invece l’ha subita molto di più. Dopodiché le ultime due prove saranno a Salt Lake City, che per il pilota del Colorado è come correre in casa. Quindi, ahimè, le mie personalissime statistiche giocano a sfavore di Ken, ma mettono le possibilità di Tomac quasi alla pari, nonostante lo svantaggio attuale, con quelle di Webb. Sono convinto che il campione lo vedremo solo all’ultima gara.
La 250 west? Mah… tre in sei punti lascia veramente aperte tutte le possibilità; vero che il livello, a mio parere, non è paragonabile a quello della east, però il campionato è combattuto e divertente. Poi se Lawrence (vecchio) si mette a fare Tarzan abbracciando i pali fuori pista (senza farsi male) come sabato sera, lo è ancora di più..
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