Stefan Everts e Husqvarna Un matrimonio mai consumato parte 2
di Martino Bianchi
E Walter ebbe proprio ragione. La stagione 2000 con Stefan Everts praticamente si fermò alla seconda manche dell’internazionale di Beaucaire. Fu uno choc per tutti. Per il pilota chiaramente, ma soprattutto per tutta l’azienda Husqvarna che aveva riposto sul quattro volte campione del mondo tutta la fiducia e gran parte degli investimenti del budget racing. “L’affare” Everts, comprendeva tutto il team L&M di Dave Grant, il manager inglese che da tre stagioni gestiva Stefan e che fu uno dei primi a portare in pista un grande Hospitality che serviva da catering per il team ma che poteva offrire 50 posti a sedere e un pasto caldo per concessionari sponsor e simpatizzanti della squadra, oltre a un simulatore di guida che attirava sempre molti fans. La squadra , L&M uno degli ultimi sponsor del tabacco (Philip Morris) apparsi nel motocross, comprendeva oltre a Stefan, Darryll King e Miska Aaltonen che poi alla fine di quella stagione conclusero con un modesto quinto e sesto posto rispettivamente il mondiale 500 in sella alla TC 610, la stessa con cui Stefan cadde a Beaucaire. In totale il team costò all’allora MV Agusta Motor di Claudio Castiglioni ( che negli stabilimenti di Schiranna produceva , MV Agusta, Cagiva e Husqvarna) un miliardo di lire . Il contratto era stato fatto per tre anni alla fine del 1999 e doveva concludersi alla fine del 2003, con una clausola di integrazione per Stefan Everts che doveva essere parte del team come pilota. In pratica il contratto era firmato sia da Dave Grant ma anche da Stefan Everts. Ma sul piatto Husqvarna non mise “solo” quel miliardo, ma anche gran parte degli investimenti pubblicitari focalizzati proprio sul nuovo acquisto e , direi soprattutto, ingenti investimenti per “costruire” una moto ad “Hoc” per Stefan. Si la TC 610 era stata fatta su misura per l’allora quattro volte campione del mondo belga. Dopo le sue vittorie di manche al Trofeo delle Nazioni di fine Ottobre del 1999 , Stefan venne a Schiranna per un paio di giorni e gli furono prese le misure a lui e a una delle sue moto.
R&D Husqvarna lavorò per tre mesi per disegnare una delle più belle moto di quegli anni e che coinvolse nel progetto quasi tutti i maggiori produttori di componenti italiani come Marzocchi, Brembo, Sachs, Pirelli Regina e Acerbis. Anche la parte estetica e cromatica fu oggetto di un gran lavoro da parte del centro stile capitanato da Raffaele Zaccagnini , qui nella foto insieme proprio a Walter Scaltritti . Per Walter poter essere il “meccanico” di supporto a un pilota come Stefan Everts era il sogno di tutta una carriera, lui che aveva iniziato la sua esperienza da meccanico nelle corse 20 anni prima seguendomi nella mia breve carriera di pilota cadetto, per poi approdare dopo varie esperienze dai concessionari Meca Motor, Giunta e Cross 2 , nel reparto esperienze Husqvarna che vive ancora tutt’ora dopo tante stagioni nel fuoristrada, come tecnico telaista di MV Agusta. Per dirvi quanto ci tenesse, Walter ha ancora questa foto nella sua immagine attuale di profilo di whats App…..anche dopo 20 anni.
Da quel giorno dovetti rivedere completamente la campagna pubblicitaria, si quella dei nanetti e del gigante Stefan,,….che purtroppo in quel momento lo non era più. Non potemmo neanche puntare su Chicco Chiodi che ci eravamo già “giocati” a dicembre al Moto Show di Bologna, quando venne giù dal terzo piano su un salto per un problema tecnico e si incrinò un paio di vertebre, dicendo in parte addio al suo sogno americano. Ma di Chicco vi parlerò ampiamente in un altro flashback.
Tornando a Stefan, il braccio ci mise molto a guarire. Tornò in gara solo a fine luglio, dopo 5 mesi dall’intervento chirurgico . Decise di rientrare in Belgio sulla pista di Grobbendonk dove si sarebbe corso il 12esimo GP della stagione. Non era la pista né la giornata ideale per il suo rientro. Fango e un tracciato che girava troppo per le caratteristiche di guida di Stefan, ma soprattutto per la TC610 che storicamente prediligeva i tracciati veloci e scorrevoli. Il rapporto con Stefan non era più idilliaco come a Febbraio. E anche con Dave, il suo manager gli sguardi erano completamente diversi. Nella gara prima in Germania ci fu anche una piccola discussione tecnica con l’allora responsabile del reparto esperienze e corse di Husqvarna, l’Ing Ampelio Macchi, dove i toni non furono proprio amichevoli.
Ok ma veniamo all’unica apparizione di Everts in un GP in sella alla Husqvarna e al matrimonio mai consumato. Nelle prove libere Stefan non sente ancora il braccio con la forza adeguata e il ginocchio infortunato un anno prima non è ancora al top. Non gira bene. Ma il patatrac arriva nelle crono. Entra e subito al primo giro su un salto perde il tappo del serbatoio e rientra ai box lavato di benzina dalla testa ai piedi. Grande incazzatura di Stefan che rientra per fare il tempo a due minuti dal termine della sessione dopo essersi cambiato, giusto in tempo per superare le qualifiche con un 30esimo tempo. Il tappo venne via dal serbatoio in quanto il suo meccanico si dimenticò di infilare una riduzione in alluminio sull’apertura del serbatoio che serviva da “tenuta” per il filetto dove si avvitava il tappo in ergal. Sulla moto di Stefan usavamo serbatoi speciali in plastica leggerissimi e molto fini, e per far si che il tappo tenesse sul filetto dovevamo inserire questa riduzione in alluminio sul foro….che il meccanico si scordò di montare dopo aver fatto il pieno alla moto.
Da quel momento il matrimonio si ruppe definitivamente. Stefan si schierò al cancelletto della prima manche, ma dalla trentesima posizione partì molto arretrato e una scivolata nelle prime fasi di gara lo costrinse al ritiro per un risentimento al ginocchio…..così’ disse. Non partì nella manche successiva. Il matrimonio era definitivamente finito. Malgrado avessimo ancora due anni di contratto arrivammo a una separazione consensuale, atteggiamento che Stefan ricorda ancora oggi positivamente per la grande signorilità del nostro Presidente che acconsentì alla sua dipartita senza infliggergli alcun tipo di penalità.
Rimane comunque il rammarico che l’Husqvarna fu l’unica moto con cui Stefan Everts corse nella sua carriera , anche solo per una manche intera, e con cui non vinse un titolo mondiale!
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