I Nationals stuzzicano la MXGP
di Edoardo Pacini
C’è chi sceglie il Campionato Italiano Prestige per mettersi finalmente dietro ad un cancelletto di partenza e chi invece prova a fare pensieri più grandi: quelli che varcano l’oceano. Per un Gajser che corre a Maggiora ci sono piloti che in attesa del via della stagione mondiale prendono in seria considerazione l’idea di partecipare alle prime prove dei Nationals che inizieranno il prossimo 29 maggio. Non ci sarebbe quindi da sorprendersi se a Pala, round#1 ci fosse anche qualche nome illustre della MXGP.
Dalla California, sponda Pro Circuit, mi raccontano di pregnanti conversazioni telefoniche tra manager americani e alcuni nomi noti del mondialcross propensi ad affrontare impegnative trasferte pur di cominciare. C’è voglia, non se ne può più… Il pensiero diffuso e condiviso ha contaminato anche i programmi di squadre e piloti di secondo piano. Mi dicono che anche Alessandro Lupino si sarebbe iscritto. In tutti i modi la cosa non sembra generare entusiasmo tra le squadre americane le cui certezze potrebbero venire meno se fossero i top driver del Campionato del Mondo a volare negli USA. Per quanto mi risulta, il supporto di carattere logistico garantito ai migranti europei in alcuni casi sarebbe ridotto al minimo sindacale.
Raggiunto in videochiamata, Joel Smets, Sports Director del Team Red Bull KTM Factory Racing, mi conferma questo trend. “E’ importante correre e qui in Europa è ancora difficile farlo. Tre o quattro gare prima dell’inizio del mondiale sarebbero auspicabili. Il calendario prevede però che la prima prova si corra in Russia una settimana dopo la gara di Lakewood. Anche noi abbiamo pensato a questa opportunità ma non ci sono i tempi tecnici. Significherebbe partire dagli Stati Uniti dopo la gara e volare direttamente in Russia. Troppo alto il rischio soprattutto per gli spostamenti in clima di pandemia. C’è poi l’aspetto che riguarda la preparazione di una gara National. I nostri ragazzi non andrebbero in America tanto per partecipare, ma per fare bene, e ciò implica una serie di cose. Se però la gara in Russia non venisse confermata… potremmo riconsiderare la cosa”.
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