Speciali decadi. Dall’azzurro al giallo Suzuki
di Edoardo Pacini
Si corre in Svezia, la gara è quella di Hedemora. E’ il 1965. La Suzuki a doppio scarico alto non fa una gran figura. Pilota e moto non trovano posto in classifica. Le prestazioni della quarto di litro in livrea grigio-azzurro sono ben lontane da quelle delle protagoniste di quel tempo. Le esperienze maturate nel Campionato del Mondo di velocità classi 50 e 125 non bastano. Suzuki capisce che è necessario un forte pilota europeo a cui affidare lo sviluppo della moto. Nel gennaio del 68, Olle Pettersson riceve un telex dal Giappone. Lo svedese è la prima scelta di Suzuki. E’ veloce, ha buone competenze tecniche, è soprattutto affidabile tanto che dalla sua vanta uno straordinario record: quello di aver concluso il 90% delle gare a cui ha partecipato.
Prima di ricevere l’invito dai vertici Suzuki, Pettersson viene raggiunto telefonicamente da Bror Jaurén. Il manager Husqvarna segnala che di lì a qualche giorno vorrebbe incontrare Olle. E’ tempo di rinnovi e la famiglia Pettersson è certa che Bror Jaurén si presenterà per la firma del contratto. Ma a quell’appuntamento il responsabile Husqvarna arriva senza carta e penna. Pettersson deve prendere una decisione: aspettare Husqvarna per correre con la moto che potrebbe consentirgli di giocarsi il mondiale o unirsi a Suzuki e sviluppare l’acerba RH 250. Quattro giorni dopo avere ricevuto quel telex, lo svedese sale su un aereo e vola ad Hamamatsu per iniziare il suo straordinario lavoro. Anche grazie a lui, solo un paio di stagioni più tardi la quarto di litro giapponese sarà infatti pronta per puntare al mondiale. L’azzurro diventa giallo, il colore dominane del motocross Anni ’70.
Il volume che celebra i nostri 50 anni racconterà storie come questa.
1971-2021 MOTOCROSS SPECIALE DECADI, presto in prevendita, ad Agosto in edicola
Questi i nostri contatti, FOLLOW US ON