Adesso National!
Sì beh dai, il supercross sarà anche il più seguito – quando c’è il pubblico –; d’altronde, ad un americano medio sul filo dell’obesità, dagli uno stadio, un seggiolino, la possibilità di birra e hotdog senza soluzione di continuità e faresti 40.000 spettatori anche ad una esibizione di sputo controvento. Però a noi, sinceramente, quel giro da 45 – 50 secondi massimo, per quasi venti minuti di grilli salterini portati al parossismo dopo un po’……eh !? Webb nuovamente incoronato, Roczen “scornato” (ricordandosi sempre il piccolo particolare che corre praticamente con un braccio e mezzo) Tomac “terzo svogliato”e il campionato americano negli stadi va – finalmente – in vacanza; se ne riparlerà a gennaio. Ma il motocross, quello vero, quello che si correrà in piste da sogno…per riallacciarmi al concetto del “come mi piacerebbe metterci le ruote”, il “National”, scalpita per vedere il primo cancello abbassarsi e questo accadrà il 29 maggio. E che signor campionato!! Manca solo Glen Helen, tra le leggendarie, poi, vinto parrebbe il rischio Covid, in calendario ci sono proprio tutte, anche quelle che sembrava dovessero dare forfait definitivo come Southwick, la “Lommel” americana.
Si torna a correre a Washougal, probabilmente la pista di motocross più bella del mondo, dove ai piloti USA PROFESSIONISTI più lenti, quasi non bastano TRE MINUTI per finire il giro – una mezza PS da enduro – correndo tra abeti secolari e paesaggi da fiaba. Si torna ad Unadilla Valley “The home of Horsepower”, che se da un lato contende la bellezza a Washougal per location, è – sicuramente – quella con il nome più famoso al mondo tra gli appassionati. E poi ancora Thunder Valley, Spring Creek, High Point, Fox Raceway Pala, Red Bud, Ironman raceway….e Budds Creek con il suo celeberrimo “Larocco Leap” il triplo da paura…. Insomma, posti e piste, che riconciliano con lo sport più bello del mondo l’appassionato del motocross tradizionale. E i piloti? Già perché l’anno scorso al campionato non sono solo mancati parecchi dei sopracitati bellissimi tracciati, ma anche un buon numero di “prime guide”, per svariati motivi, avevano dato forfait alle gare all’aperto. Quest’anno invece, tra gli iscritti ci sono proprio tutti, almeno sulla carta, squadre in gran spolvero con i top riders frementi sia in 450 che in 250, ma da non sottovalutare anche delle ottime seconde guide e rookies pronti a dar battaglia. In 450, come ovvio, ci sarà lo scontro titanico tra Tomac, Roczen (se riuscirà a tenere il tempo di manche)e Musquin; non credo che il campione uscente Osborne riuscirà a ripetersi, ne tantomeno vedo il neo campione SX Cooper “shortlegs” Webb, in grado di inserirsi al vertice nelle gare all’aperto. Io ho il mio favorito che risponde al nome di Chase Sexton, smooth&fast, che dovrà vedersela con il rientrante e scalpitante Adam Cianciarulo e, tra i sicuri protagonisti, metto senza dubbio il campione 2020 della 250, tal Dylan Ferrandis. Il resto della truppa la vedo protagonista a spot, gara per gara, se sbaglieranno i primi.
Nella 250 siamo convinti che, a parte qualche inserimento “blu”, visti i giocatori in campo la partita sarà giocata tra le squadre Kawasaki e Honda. Mitch Payton vorrà assolutamente tornare ai vertici e i cavalli buoni li ha; Austin Forkner se riuscirà a decidersi tra la moto e la…..( vabè..l’avete vista tutti no? Chiamalo stupido..) e Jo Shimoda sopra tutto il resto del consueto squadrone. Dal canto suo Honda, invece, ha in casa i due “canguri volanti”, i terribili fratelli Lawrence, con il più giovane reputato il futuro del motocross americano.
E quindi?….Non resta che attendere il fatidico “Here we are!!” e godersi lo spettacolo ragazzi.
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