La prima KTM “ad acqua”
di Alessandro Merlo
Nel 1981 KTM introduce sul mercato la sua prima moto con raffreddamento ad acqua. Si tratta del modello RV 125 LC. La moto ha ancora gli ammortizzatori stereo (Ohlins) – il mono arriverà infatti solo nel corso dell’anno successivo -, forcella Marzocchi da 38 mm, freni a tamburo, aspirazione lamellare … in definitiva comunque un modello molto bello e a tutt’oggi amato e ricercato dagli appassionati collezionisti. La peculiarità di quella moto fu comunque la posizione del radiatore del liquido di raffreddamento. I tecnici della casa austriaca decisero di posizionarlo in posizione molto riparata, in orizzontale sotto il serbatoio della moto, il quale aveva al suo interno una parte cava utile appunto a convogliare l’aria verso il radiatore stesso.
Su primissimi esemplari usciti dalla catena di montaggio il serbatoio era ancora realizzato in vetroresina e l’incavo assolutamente insufficiente a portare aria al radiatore. Ecco allora arrivare un nuovo serbatoio, questa volta in plastica, realizzato in Italia da Acerbis, con incavo interno notevolmente più grande e dotato due piccoli convogliatori nella parte anteriore. Si tratta della versione denominata LC II.
La moto venne portata in gara nel Motocross con soddisfazione da Beppe Andreani e Mauro Miele nel 1981 e nei primi mesi del 1982. Sulle loro moto “factory” il “Ferro” (al secolo Bruno Ferrari), storico pilota e tecnico KTM reputò comunque necessario aumentare il raffreddamento tramite il posizionamento di un ulteriore piccolo radiatore aggiuntivo, posizionato davanti al cilindro. poi il progetto venne abbandonato e si cominciò a lavorare sul motore “piccolo” che arriverà sulla moto di serie a partire dai 125 my 1984.
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