Buon 50° motocross
di Martino Bianchi
Caro Motocross. Compi 50 anni e il direttore mi chiede di scrivere quello che voglio, che sento, che ho vissuto e vivo. Sei stato e sei ancora attualmente una parte importante della mia vita.
Negli anni ‘70 ti leggevo parola per parola, e a volte ahimè staccavo qualche pagina o foto della tua preziosa rivista per incollarla sul mio diario di scuola.
Li ho tutti i tuoi numeri da quella magica estate del ‘73 in cui ti ho conosciuto. Non ancora quattordicenne. Poi negli anni’ 80 ti ho vissuto da vicino, molto vicino. In redazione, sui campi di cross come tuo inviato e fotoreporter. Come tester. Sei la Rivista del Fuoristrada per antonomasia. In Italia, e forse anche in gran parte del globo, almeno per quanto mi riguarda, nessuno come te!
Mi hai fatto vivere il giornalismo e come viene fatto un giornale trasferendomi passione ed energia. I lunedì mattina a rincorrere i risultati da ogni parte del mondo. Correre a comprare il quotidiano fiammingo Le Soir alla libreria Algani in Galleria a Milano per vedere i risultati dei forti piloti belgi nelle gare al nord Europa di inizio stagione. Ascoltare la segreteria telefonica e ribattere i testi degli inviati alle gare regionali per preparare quel quartino di pagina da te sponsorizzato che usciva ogni martedì su Tuttosport. Correggere i testi degli inviati, aprire i Fuorisacco, catalogare le foto e ordinare l’archivio. Poi le fiere di settore in pompa magna. Milano nella vecchia Fiera di Piazza Giulio Cesare, Colonia la prima volta nell’80 in macchina con Giulio Mauri, poi Parigi e Monaco. Passare tutte le novità e salutare gli addetti ai lavori dell’industria Off Road, perché tu raccoglievi proprio tutti. Non mancava mai nessuno all’appello. E se a volte qualcuno ti tradiva poi tornava pentito di essersi perso anche un solo numero.
Eri il riferimento assoluto. La Bibbia per gli appassionati del Fuoristrada dell’epoca senza il web, il GPS, e i social. In quegli anni ho conosciuto grazie a te quante lingue si parlano in Europa, quante valute si devono cambiare per andare in Finlandia in auto,quali frontiere/dogane so o più facili da attraversare, e quali cartine riportano il paesino dove sorge una pista di cross dell’est Europa che nessuno riesce a trovare. Perdersi è quasi bello. Trovare finalmente la pista è poi come andare a teatro. L’accredito inviato via telex. L’ospitalità del moto club organizzatore. La cena di benvenuto per i giornalisti. La sfilata dei piloti suddivisi per nazione di appartenenza.
Forse vi sembrerò nostalgico, eppure mi vengono ancora i brividi. Per non parlare delle macchine fotografiche, chiaramente manuali, senza autofocus e dei rullini che non bastono mai. 3 da 36 scatti per le diapositive e 2 rulli per il bianco e nero…..non si sa mai. Quelle in bianco e nero le tengo per i flashback e per qualche scena da paddock. Tornare di corsa la domenica notte, imbucare i rullini in Colorzenith per poi alle 9 di mattina essere il primo a ritirarli per portarli in redazione. Con quell’ansia che ti attanaglia perché non sai ancora sei hai fatto un buon lavoro oppure no. Far passare una per una le diapo sotto la lente al visore, le battute con Vittorio , Paolo e Gabriele, con la Linda che fa finta di non sentire e ascoltare i racconti del Rupi che è riuscito a smanettare un’oretta nella sua Novegro.
Caro Motocross , cosa vuoi che ti dica. Sei e sarai sempre dentro di me e di noi appassionati. Come lo sport che racconti da ben 50 anni.
Poi negli anni ‘90 sono passato dall’altra parte della barricata, con l’industria. Ma sempre senza perdere un tuo numero. Se non arrivavi sulla scrivania entro i primi 5 gg del mese, venivo io a comprarti in edicola.
Le moto per le prove, le comparative, le campagne pubblicitarie, le Off Road Fest in Versilia come dimenticarle! Poi col web tutto si è modificato, velocizzato, ma tu sei sempre rimasto con i piedi per terra. Come i tuoi collaboratori. Appassionati veri. Profondi conoscitori del nostro sport.
Potrei andare avanti ancora tanto ma poi non so in quanti continuerebbero o girerebbero pagina. E’ un numero d’oro per te. E questo anniversario è davvero importante in un momento difficile per l’editoria e per la carta stampata in generale. Mi hai accompagnato in ogni vacanza. Hai il tuo posto in libreria, rilegato, e sciolto per 12 numeri sullo sgabello nel bagno dei maschietti.
Ora sei sul web, sui social, sai sempre tutto e con l’eleganza che contraddistingue racconti il nostro sport e ti differenzi da tutti gli altri. Io ti sento così. E non smetterò mai di seguirti. E di raccontare aneddoti, episodi, sfide, progetti, interviste fatte e che farò in questo Fuoristrada che mi hai fatto conoscere ed amare sin dal tuo primo numero.
Buon 50° Compleanno Motocross