MXGP Flanders-Belgium La pagella Lommelliana
di Massimo Bonardi
C’eravamo lasciati in Cechia con grandi aspettative per questa domenica belga ma, effettivamente, non è andata proprio come auspicavamo. Tempo quasi invernale, che alla domenica ha scaricato mezzi fortunali in pista, sulla quale però qualcosa di eccezionale si è visto e ovviamente parliamo di Herlings. Mi sento comunque di assegnare a Lommel il primato – credo imbattibile – dei più brutti trofei della storia del motocross.. e non era facile.
IL TRACCIATO: UNICA
Beh, ecco, l’opinione, suffragata dai tempi e dai distacchi di gara, è che il tracciato di Lommel probabilmente non ha eguali in tutto il mondo, ed è di quelli dove – pochi – non vedono l’ora di correrci e – molti – quella di rifare le valigie e partire per la prossima. Chiunque abbia guidato una moto da cross è perfettamente consapevole, che qui, la linea di demarcazione tra quelli “veri” e “gli altri” è di quelle nette.
MXGP
GAJSER: 5
Insieme a Herlings fa il vuoto in prova, una manciata di decimi li divide, ma sono un paio, i secondi di distacco sul terzo. La gara però è un’altra cosa e Tim quando è sotto pressione è incline all’errore. Va in terra tre volte, si riprende in parte, mantiene la tabella rossa, ma il vantaggio nella generale si assottiglia inesorabilmente.
CAIROLI: 7
Credo che la voglia e la determinazione di Antonio, sia tutta in quello scuotere il casco la mattina durante le cronometrate, per la delusione di non riuscire a trovare il giro buono. In gara poteva andare indubbiamente meglio, gara uno più brillante di gara due, ma l’obiettivo è il campionato e pur perdendo un posto in classifica, comunque un paio di punti su Gajser sono stati guadagnati.
PRADO: 7
In gara uno parte tra i primi ma si “insabbia” subito al primo giro e il recupero è difficile. In gara due riparte bene come al solito e “galleggia” in terza posizione dall’inizio alla fine, lasciando ai suoi diretti avversari l’incombenza di “sbattersi” tra errori e recuperi mentre lui badava alla regolarità. Resta sempre ed in ogni condizione di tracciato, uno dei più veloci in pista.
FEBVRE: 9
Ecco, visto? Ne ha messe insieme due!! Romain raggiunge il primo successo del 2021, col valore aggiunto di aver vinto su uno dei tracciati più ostici e sicuramente lontani dalle sue “radici” corsaiole. E che carattere !! Si perché le sue due facciatelle le ha date eh…quelle non se le fa mancare mai, però, soprattutto in gara due, si è andato a riprendere caparbiamente quello che aveva lasciato per strada, rimettendosi anche al secondo posto della generale.
HERLINGS: 10
Non ha vinto…ma cosa ha fatto !! Credo che sia assolutamente impossibile immaginare i limiti caratteriali di questo ragazzo. Può piacere o non piacere, ma il valore di questo pilota è assoluto e indiscutibile. Quello che ha fatto vedere in pista oggi – forse addirittura di più in gara due rispetto alla manche che ha vinto – a sole due settimane da un infortunio dal quale – umanamente non può – essere totalmente guarito, è antologia del motocross.
GLI ALTRI ITALIANI:
Da un Lupino che affonda nel sabbione belga, un Monticelli che ci prova con due buone partenze per poi sdraiarsi, ritirandosi come in gara due (speriamo senza gravi conseguenze) con una spalla dolorante e un Cervellin rientrante a corto di preparazione, spunta un Forato che nell’inferno di Lommel ottiene il miglior risultato dell’anno e si piazza come il miglior italiano in classifica dopo Cairoli.
MX2
GUADAGNINI: 5
Gare da dimenticare ne avevamo? Ecco, adesso sì!! Il recupero in gara uno ne ha dell’eccezionale, perché arrivare quattordicesimo dopo essere ripartito dolorante per la caduta alla prima curva, con mezzo giro abbondante di distacco, con anche un’altra caduta in mezzo, è stato veramente notevole e molto probabilmente il prezzo in stanchezza, è stato pagato con una gara due davvero sotto tono. 1’45” da chi ha vinto, con le sue ambizioni (e possibilità)non è contemplabile. Trova pace Mattia, “Focus” come si legge tante volte sulle lavagne della pit lane, anche perché adesso la muta di inseguitori si è rifatta più vicina e pericolosa che mai e sbagli come quelli di oggi – in partenza e in gara – si pagano carissimi.
FERNANDEZ: 5 1/2
A proposito di lavagne di pit lane…certo che mostrare un perentorio “fight” a uno come Fernandez, è come dare un chilo di tritolo in mano a uno dell’ISIS.. battute a parte, lo spagnolo ci ha provato, anche mettendo in campo la sua guida altamente spettacolare, ma ha scoperto che su questa pista…non si inventa nulla.
RENAUX: 8
Un belga e un olandese si dividono le vittorie di manche, ma lui è nativo dell’estremo nord-est della Francia, i fondi sabbiosi ce li ha a due passi da casa e a Lommel lo ha dimostrato con una condotta di gara estremamente veloce e intelligente, scevra da errori che era facilissimo commettere.
GEERTS: 9 1/2
Profeta in patria, molto veloce sino dalle prove del mattino, Jago porta a casa un GP con una gara tatticamente ben studiata. Nella prima manche ha fatto sfogare Renaux sino a quando il francese non ha dato segni di affaticamento per passarlo con facilità. Nella seconda manche ha conteso la vittoria sino agli ultimi metri con un velocissimo de Wolf, senza prendere però più rischi del necessario e accontentandosi della seconda posizione, che comunque gli garantiva la vittoria di giornata. Con gli ultimi risultati estremamente positivi, è ritornato nel vivo della lotta per il titolo.
GLI ALTRI ITALIANI:
Solo Adamo riesce a portare a casa una manciata di punti.
WMX
FONTANESI: 7
Ricordandosi di avere la sabbia nel DNA, mamma Kiara si piazza nel bel mezzo dell’agguerritissima pattuglia di olandesi, che ha monopolizzato il resto delle prime cinque posizioni e riesce a salire sul terzo gradino del podio. Vince la velocissima “crossista in miniatura” van del Vlist, che approfitta delle difficoltà incontrate dalla Duncan sulla pista belga, per soffiarle la tabella rossa.
EMX 2T
TUANI: 6
Al giovane pilota della Fantic il punteggio pieno comunque, anche se è stato tradito dalla pista e dalla stanchezza a poche centinaia di metri dal traguardo, di una gara due che stava vincendo con distacco. Un “cappottone” che gli è purtroppo costato il gradino più alto del podio, in virtù del secondo posto ottenuto in gara uno.
EMX 250
LAPUCCI: 9
Seconda vittoria assoluta su tre gare disputate e quattro delle sei manche corse sino ad ora vinte con grande sicurezza. Lapucci e la sua Fantic, stanno dominando un campionato che – sino a quest’anno – era stato sempre molto combattuto; Nicholas in particolare si sta dimostrando estremamente veloce e consistente su tutte le superfici.
Kegums, altra classicissima, ci aspetta il prossimo weekend per chiudere questa prima fase del campionato del mondo prima della pausa estiva. Chi andrà in ferie con la tabella rossa sulla moto?
(Image MXGP, Davide Messora, Honda Racing Corporation, Yamaha Racing, KTM-R.Archer, Husqvarna-JP Acevedo, Kawasaki Racing EU, SM Yamaha)