L’ultimo pranzo
di Edoardo Pacini
Namur, 29 settembre 2015. Michele Rinaldi invita alcuni dei campioni del passato nell’Esplanade della storica pista belga.
“C’erano Andrè Malherbé insieme a Jean-Claude Laquaye, che lo doveva accompagnare, Harry Everts, Sylvain Geboers e Hakan Andersson. Poi Roger De Coster. Ho anche invitato Heikki Mikkola ma era in Svizzera per una battuta di caccia. Così mi disse. Sapevo già che lui col motocross aveva chiuso. Poi Joel Robert. Eric Geboers non se la sentii di venire. Non stava molto bene.
Joel raccontava: sai cosa facevo? Andavo in Cecoslovacchia al gran premio e avevo la moto sopra la capote della macchina – era la CZ! – e poi alla gara mi pagavano ma non potevo passare la dogana coi loro soldi. Allora li nascondevo nel tubo della forcella. Ancora oggi mi chiedo se dentro quella forcella c’era olio…
Prima di cominciare quel pranzo, a ognuno spiegai perché…
Ma voi sapete perché siete qui? No, non se l’erano chiesto. Ognuno di voi è qui per un motivo preciso. Ognuno di voi ha rappresentato un passo fondamentale nella mia carriera. Di pilota e di team manager. Non lo sapete ma siete stati tanto… molto importanti. Quindi spiegai ad uno per uno il motivo di quell’invito”.
Michele Rinaldi è anche questo. E MOTOCROSS, speciale DECADI, tra le altre racconta quel pranzo di Namur. Quel giorno in cui il parmense invitò i Campioni del passato sostenendo per loro i costi di trasferta e di ospitalità
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