Happy birthday THE MAN!
di Martino Bianchi
Buon compleanno! Chi è THE MAN nella storia del motocross? Certamente lui: Roger De Coster. Nessuno come lui. L’autorità del motocross in persona domani 28 agosto compirà 77 anni. Passano gli anni eppure sembra che Roger sia sempre lo stesso. Quel sorriso che lascia trasparire poco sul suo carattere. Sempre composto. Mai fuori dalle righe anche quando si tratta di festeggiare una vittoria. E lui ha vinto tanto, davvero tanto nella sua lunga carriera di pilota ma soprattutto come team manager. Si è scritto e parlato tanto di Roger in tutte le salse, lo so. Volevo solo ricordare alcuni flashback e perché è entrato nella mia personale Hall Of Fame di questo cinquantennio (71/81).
Per me ROGER è un vero mito, lo devo ammettere, sin da quando lo vidi per la prima volta in azione a Maggiora nel Trofeo delle Nazioni del 1976. Impeccabile nella suo modo di porsi sia in gara che dopo gara. Super “stiloso” per quei tempi. Lo conobbi meglio più avanti, soprattutto in occasione di una mia trasferta in California per l’apertura della stagione supercross 1988. Allora Roger era uomo Honda ed ebbi l’occasione di “viverlo” per un week end intero. Fui ospitato da Gabriele Mazzarolo, allora giovane pioniere di Alpinestars USA e all’inizio di una importante carriera imprenditoriale che ha portato Alpinestars ad essere un marchio leader nel settore motociclistico e non solo, nella sua casa che divideva con Roger nei dintorni di Los Angeles. Mi ricordo che entrai nel suo garage con grande riverenza. Dovevo parcheggiare una Cagiva 250 da cross che Cagiva Nord America mi aveva appena consegnato per partecipare a qualche gare nel sud della California. Tra una Honda factory 250, e la sua Suzuki con cui vinse l’ultima Trans Ama del ’77, con tabella portanumero 111, parcheggiai la bianca Cagiva. Roger scese subito in garage curioso soprattutto della nuova entrata. La guardò a lungo. Poi prese un metro e cominciò a misurarla. Dopo mezz’ora mi disse: “quando andiamo a girare? Dai domani ho giornata libera andiamo a Simi Valley.” Non ci potevo credere! Una giornata nella pista ufficiale dell’Honda con Roger De Coster! Per me fu un sogno realizzato. Inutile dirvi che Simi Valley era un qualcosa di eccezionale per quegli anni ed accessibile solo a pochi fortunati….. Due piste di supercross e due di outdoor in un’unica vallata che si intersecavano e si intrecciavano proponendo diversi tracciati, che potevano anche diventare interminabili se si imboccavano i lunghissimi su e giù ricavati sulle colline adiacenti. Era la vera Hondaland dove sono cresciuti e si sono formati piloti come Johnny O’Mara, David Bailey, Ricky Johnson, Stanton, Dymond, Holland,e un tal Jean Micheal Bayle. Roger dopo un warm up con la sua Honda 250 mi chiese di provare la WMX Cagiva. Ricordo che fece solo pochi giri e quando scese mi disse: “ ma come fai a curvare con quella moto! Già dalle misure che presi ieri sera c’era qualcosa che non mi tornava….” – Impossibile contraddirlo. La Cagiva 250 del ‘88 non era una moto facile soprattutto in versione standard. La sera poi giocammo insieme anche una partita a tennis, dove lo battei abbastanza facilmente. Cosa che mi ricorda ancora ora quando ci vediamo. Non gli piace perdere.
L’ultima volta che ebbi l’occasione di parlargli fu due anni fa nel 2019 a Mantova , subito dopo la vittoria di Cooper Webb nel suo primo supercross title con la KTM 450. Mi diede l’impressione di essere ancora sul pezzo, malgrado tanti anni di gare, di battaglie, sempre in primo piano e su più fronti. Aveva 75 anni e ne aveva ancora voglia….. “ Questo campionato è anche mio, – mi disse Roger- Ho creduto in Cooper sin dall’inizio della stagione e sono stato io a volerlo fortemente in KTM”. Roger ci aveva ancora azzeccato!
Quando gli chiesi cosa consiglieresti a un tuo allievo che sta intraprendendo la carriera di motocrossista mi disse:” Prima di tutto che è uno sport molto duro e che ci vuole molta forza di volontà per poterlo affrontare; in secondo luogo che dovrà saper soffrire come in pochi altri sport e allo stesso tempo saper reagire. Ci vuole molta tenacia ma anche riuscire ugualmente a divertirsi cambiando spesso metodo di allenamento. Il segreto è non annoiarsi. Piste, nazioni e persone nuove facilitano nel far si che il pilota non si stanchi troppo della moto e che mantenga sempre quella voglia di correre come se fosse la prima volta.”
Sante parole ancora attuali per i giovani motocrossistri dell’era digitale.
Buon compleanno Roger!