Burnout
di Fabio de Lorenzo
Il burnout è un insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico e persistente, associato al contesto lavorativo (cit.)
“Ero sul punto di essere completamente bruciato. Non ero sicuro di quanto ancora avrei voluto correre; ho solo 25 anni e pensare alla pensione è da pazzi. Sentivo di aver bisogno di un deciso cambiamento”
Con queste parole, riferite durante la consueta conferenza stampa ad Ironman, Cooper Webb ha ufficializzato il divorzio da Aldon Baker. Esattamente come Ryan Villopoto e Ryan Dungey, l’ufficiale KTM si è ritrovato svuotato fisicamente e mentalmente dal durissimo programma di allenamento del noto preparatore americano che ha avuto il merito di portare al successo moltissimi campioni ma che ha anche bruciato prematuramente piloti che avrebbero potuto dare ancora molto al nostro sport.
Non deve essere stato facile per l’introverso campione in carica Supercross, gestire la situazione che si è venuta a creare nel campionato outdoor. Dentro gli stadi sempre sul podio e nelle bellissime piste naturali, ai margini della top ten
“Per essere completamente onesti, è stata una situazione schifosa! Quando si passa dal vincere molto e salire sul podio ogni fine settimana, all’ottavo posto del primo round… È stata sicuramente una merda. È stato molto difficile ma ho cercato di mantenere una mentalità positiva e ho lavorato duramente per migliorare”
Introverso si ma altrettanto scaltro; forse più smart dei suoi illustri predecessori che hanno semplicemente mollato la presa pur di non dover allungare l’agonia agonistica, appagati dagli innumerevoli successi e dai molti zeri sul saldo del conto corrente. Cooper ha lasciato il passato alle spalle e si è catapultato in una nuova dimensione plasmata dall’entusiasmo e dalla voglia di divertirsi in sella ad una moto con due ragazzi australiani talentuosi ed altrettanti giovani americani veloci e divertenti. Formula semplice che lo ha riportato nel giusto mood per tornare sugli scudi
“Sono tornato ad allenarmi in un contesto completamente nuovo ed è stato un buon cambiamento per me. Sono sceso in pista con Jett e Hunter (Lawrence) al vecchio compound di Chad Reed. Con il loro entusiasmo questi ragazzi mi hanno fatto ricordare quanto è bello guidare una moto da cross. Loro sono velocissimi e quando siamo in pista ci spingiamo a vicenda e posso imparare da loro. Con Joey (Savatgy) è davvero fantastico durante la settimana e anche Justin (Bogle) è divertente.”
E con la serenità è tornata anche la necessaria lucidità che gli ha consentito di trovare le giuste parole per chiedere uno sforzo maggiore alla sua squadra. KTM una lama negli angusti spazi Supercross ma forse non più adatta alle sue esigenze dove la cavalleria può essere lasciata a briglia sciolta. Quindi nuovi importanti interventi sul telaio ed improvvisamente Coop si è ritrovato sul podio dopo aver combattuto nelle posizioni di vertice.
Allora la domanda finale è quasi scontata; quanto è efficace ma soprattutto quanto è usurante il programma di allenamento Baker, sposato dal gruppo di Mattighofen? Leggo le classifiche 2021 in bianco e nero. Successi e rinascite come Webb e Barcia ma anche rinunce e titoli che forse non arriveranno mai più come Webb (ancora) e Musquin… Voi cosa ne pensate?