Cercavo un pass…
di Martino Bianchi
Si, oggi cercavo un pass che non trovo. Ma sono sicuro di averlo. Ne ho troppi. Tutti raccolti in un sacchetto. Ogni volta mi dico che prima o poi dovrei metterli in ordine. Magari divisi anno per anno. Ma mi piacciono anche così. Oggi li ho buttati tutti su un tavolo. Tanti. Troppi. Non so perchè li ho sempre tenuti. Eppure mi ricordano dove sono stato, le emozioni che ho vissuto. Anche sui pass più moderni a “braccialetto” ci scrivevo in penna a che gara si riferisse e l’anno. Ognuno con la sua storia, di sport, di competizione, di vincitori e di perdenti, di località più o meno affascinanti, di aneddoti da raccontare.
Cercavo il pass della Sei Giorni all’Isola D’Elba 1981. Il primo mondiale a squadre di enduro, no scusate di regolarità, la ISDT. E’ stata la prima Sei Giorni a cui ho partecipato. Ci andai con Gabriele Gobbi. Per me era una delle prime trasferte da giornalista, entrato a Motocross nel 1980 come stagista.
Affrontammo la trasferta con una Land Lover che apparteneva alla Casa Editrice Octopus che produceva anche la rivista Giganti del Basket, e per me era la prima volta all’Isola d’Elba. Erano le stagioni “calde” del fuoristrada. Anche se gli anni di maggior mercato sono stati quelli dal 1973 al 1980. All’Elba c’erano ben una ventina di Case produttrici di moto da fuoristrada presenti nel parco chiuso allestito a Portoferraio. Nell’enduro di oggi se si arriva a otto aziende presenti sono tante! C’era un’atmosfera stupenda. Era ottobre come ora di ben 40 anni fa. Incredibile se ci penso. La nazionale Italiana era guidata dal C.T. Daniele Papi, grande stratega, anfitrione e carismatico “deus ex machina” della regolarità azzurra di quel periodo storico e che poi ebbi l’onore di avere come capo alla BYRD qualche anno dopo. Ricordo le prove speciali sul monte Tambone , le prove di accelerazioni, la finale all’aereoporto a Marina di Campo. L’atmosfera festosa e la grande vittoria azzurra. La prestazione maiuscola del Gritti vincitore assoluto con la Kramer. Poi mi sorprese Herbert Sheck con la BMW 800, che allora era il pilota più anziano iscritto alla gara con 47 anni. Con la partecipazione di Gritti alla Sei giorni di quest’anno abbiamo invertito le due cifre e alzato l’asticella di ben 27 anni. Da non credere. E poi la Cagiva 250 Scrambler di Bernardino Gualdi in gara con porta targa frecce e specchietti retrovisori. Lo spettacolare Maico 490 di Andreini vincitore della classe 500 davanti al crossista Gerard Rond e la Honda 500 4 tempi di un altro crossista l’olandese “dentista” volante Wolsink.
Ora settimana prossima dal 20 al 23 Ottobre sempre all’Isola D’Elba ci sarà la rievocazione della Sei Giorni, la FIM Enduro Vintage Trophy. Su endurovintagetrophy.it troverete tutte le indicazioni sui piloti iscritti e l’elenco delle squadre. Un fantastico momento di aggregazione per chi ha una moto da enduro vintage ed ha vissuto l’Elba 81 da protagonista.