MXGP imprevedibile
di Edoardo Pacini
Tre piloti separati da tre punti a tre gare dalla fine. Non ricordo precedenti di questa natura. La MXGP è bella ed equilibrata come non è mai stata.
Arco-2 rimescola una classifica che di prendere un assetto definitivo non ne vuol sapere. E per questo succede che dentro lo stesso Gran Premio, dentro la stessa manche, la tabella rossa passa dalle mani di un pilota a quelle di un altro.
Vedo Herlings con qualcosa in più ma poi penso alla “sfiga” che storicamente accompagna la sua carriera ed allora eccola lì la speranza che si riaccende. Gajser e Febvre mica van più piano dell’olandese ma rispetto al Campione della KTM sembran meno efficaci quando devono raddrizzare manche partite storte.
Massimo Castelli responsabile tecnico del Team Honda: “Tim molto spesso arriva dietro all’avversario e non forza il sorpasso ma anzi si mette a girare sui tempi di chi lo precede anche se più lento”.
Herlings no. Herlings passa anche quando si trova in piste che non si deteriorano, dove non affiorano canali e buche. Ad Arco dal primo all’ultimo giro i tempi non si sono praticamente alzati. Eppure lui, lui rimonta.
Resta però un dato di fatto: l’errore dell’ufficiale KTM è spesso accompagnato da conseguenze devastanti. Arco-2, gara1: una caduta al via ci può stare ma rialzarsi con la manopola del gas fuori uso è davvero troppo. Jeffrey Herlings stories… Un gruzzolo di punti bruciato tre secondi dopo il via.
La terza di Arco partirà con questa situazione: Herlings punti 573; Febvre 572; Gajser 570.
Un dato statistico: Herlings credo abbia vinto sette Gran Premi e Febvre solo uno. Che sia un campionato che alla fine premierà la regolarità? La risposta nel mercoledì di Mantova.
(Image MXGP – KTM)