Ma proprio tutti?
di Fabio de Lorenzo
Dopo tutti questi anni ancora non riesco proprio a farmene una ragione! Nessuno è mai stato più favorevole del sottoscritto alla diffusione del progresso attraverso il web. Eppure, ancora una volta ha ragione chi afferma che il nostro deve restare uno sport di nicchia e che i nuovi tifosi, probabilmente abituati ad altri “sport”, devono essere allontanati in tutti i modi. Sono costretto a tornare a difendere un monumento dello sport; Tony Cairoli…
Incollo:
La colpa di Tony? Aver lasciato passare Jeffrey, l’avversario di sempre, ancora impegnato nella corsa al titolo. Vi pare strano o antisportivo? Se scrivo Stefan Everts, Seb Tortelli, Ryan Hughes, Megalopolis e anno domini 1998, vi viene in mente qualcosa? In uno sport individuale il gioco di squadra è anacronistico fino a quando non si è prossimi all’epilogo. A fronte di investimenti milionari, gli ordini di squadra sono sempre esistiti nel motorsport a due e quattro ruote, anche tra piloti di team diversi magari accomunati da nazionalità o da munifici sponsor. Per cui non comprendo, ma rispetto la vostra posizione; da questo dato incontrovertibile è impossibile arrivare alle offese e alle minacce che sono state inoltrate a Cairoli.
Incollo:
Reputo che sia stato molto complicato per Tony ed Herlings metabolizzare nell’arco temporale di qualche secondo, quanto stavano per fare e credetemi nessun ordine di scuderia può essere imposto a uomini come loro. I rapporti tra i due non sono mai stati idilliaci e per questo motivo credo che alla fine i più stupiti del proprio operato, siano stati loro stessi. Ricordatevi bene con quale ferocia si sono sfidati in questi anni; mai alcun favore e soprattutto mai nessun vero riconoscimento all’avversario. Al termine di una parabola, per molti versi irripetibile, ancora in grado di primeggiare a 36 anni, con la sicurezza di aver dimostrato tutto e con l’autorità derivante dal suo blasone, Antonio ha fatto quello che era giusto. Le parole di Jeffrey, affidate ai suoi canali social, sono macigni per tutti e hanno chiuso un cerchio.
Incollo:
“The greatest all time @antoniocairoli for the help”
Non me ne vogliano gli altri contendenti, tutti pluricampioni del mondo, ma fino ad oggi nessuno di loro può vantare la carriera al limite della perfezione come quella disegnata da Antonio. L’unico uomo in grado di emulare le sue gesta per caratura ed estro si chiama Jeffrey ed è proprio per questo motivo che i due si sono sfidati ferocemente per anni. L’olandese ha gettato al vento più di un Iride, talvolta per sfortuna ed in molte altre occasioni per aver accarezzato troppe volte il limite dell’impossibile. Esprimendo una opinione personale, suffragata però dai numeri, ritengo che per velocità e tecnica nessuno nell’attuale stralcio temporale meriti più di lui di raccogliere il testimone di Cairoli.
Incollo:
Giacomo, uno dei più illuminati attori del nostro sport, non deve aver gradito il gioco di squadra messo in atto dal gruppo austrico. Impossibile dargli torto così come è impossibile non riconoscere a Tim tutti i suoi meriti, il suo innato stile e la sua eccellente tecnica. I numeri però descrivono uno scenario diverso.
• Primo dato: quattro titoli mondiali a testa per Jeffrey e Tim.
• Secondo dato (stagione in corso): su 32 manches disputate Jeffrey non ne ha disputate quattro, Tim ha concluso tutte le frazioni a punti.
• Terzo dato: gli altri due piloti protagonisti di questo campionato, Tony Cairoli e Jorge Prado, che hanno perso un numero simile di manches, accusano un ritardo in classifica di oltre 100 punti.
• Quarto ed ultimo dato: con gli speculari 100 punti di svantaggio (quattro manches) Jeffrey accusa un ritardo in classifica generale di due lunghezze su Tim.
Nel contempo, come era ampiamente prevedibile e corretto, è stato annunciato che Ruben Fernandez, attualmente impegnato nel campionato della quarto di litro, debutterà per gli ultimi due decisivi GP al fianco di Gajser con il preciso intento di aiutare lo sloveno.
Concludendo ragazzi vi invito a guardare bene questa foto, tifosi di tutte le nazionalità a stretto contatto senza alcun problema. Il nostro sport è questo e non quello definito dai soliti dementi da testiera. Godiamoci questo bellissimo finale di stagione e se potete prendetevi un giorno di ferie per salutare un ragazzo che mercoledì 10 novembre concluderà il suo impegno a tempo pieno nel motocross dopo aver fatto crescere in modo esponenziale il nostro ambiente.
Ci vediamo a Mantova 😉
(Image KTM, MXGP)