Campioni oltre
di Edoardo Pacini
Dopo Herlings tocca a Guadagnini. Una settimana fa vi ho parlato dell’olandese. Che ho incontrato ad EICMA, la fiera di Milano. In questi giorni abbiamo raggiunto Mattia, e con lui abbiamo fatto il punto sulla sua prima stagione full time nel Campionato del Mondo.
Sorpresi dalle sue parole? Sì, per più di un aspetto.
Le sue doti in pista sono note a tutti. Al suo talento in sella sommo quelle qualità che sono facilmente riconducibili al ruolo della famiglia, una base di appoggio emotivo che costituisce anche un punto di riferimento fondamentale per l’educazione. Sono convinto si possa essere Campioni in pista senza dimenticare quel che si dovrebbe fare quando in pista non si è. Perché nel cuore della gente si arriva per tanti motivi…
Il periodo storico in cui viviamo è caratterizzato da profondi cambiamenti e da un sempre più innovativo e frenetico sviluppo tecnologico che influenza le condizioni di vita. Queste trasformazioni epocali hanno un inevitabile effetto su ciascuno di noi. L’acquisizione di un bagaglio di valori e principi morali è fondamentale anche per chi come Mattia vive un contesto sociale fluido e tecnologicamente iperattivo: social network e dintorni ma non solo.
Di lui una volta di più ho apprezzato la capacità di introspezione e di analisi che emerge quando ripercorre il 2021. Di lui mi piace l’educazione e la disponibilità. Guadagnini comunica, regge il confronto, parla e si racconta. Non lo fa per monosillabi, o perché costretto dal ruolo. Mattia articola pensieri compiuti. Ed è un piacere ascoltarlo.
Lo raccontiamo sul prossimo numero di MOTOCROSS.
(Image KTM)