MXWORKSBIKE.COM
di Martino Bianchi
Pochi giorni prima di Natale mi sono sentito per i tradizionali auguri con Gunnar Lindstrom via mail, con cui mi sono anche complimentato per la brillante carriera di suo figlio Lars, che dopo 20 anni di Honda Racing a ottobre è stato nominato il nuovo team Manager di Honda HRC North America succedendo a Erik Kehoe. Gunnar, di cui avevo fatto un flashback lo scorso 23 aprile, mi ha confidato che sta collaborando per un nuovo progetto: l’installazione del più grande museo internazionale di moto da cross, l’International Motocross Museum, che sarà aperto a Chicago nel 2022.
L’ideatore e il proprietario è Terry Good che creerà in un edificio adiacente all’aereoporto di Chicago di circa 10.000 mq, un’esposizione unica nel suo genere. Si perché le moto esposte saranno solo moto ufficiali realmente possedute dai rispettivi piloti. Si va dalla Monark Lito di Lundin del 60/61, alla Yamaha 250 de ’71 di Torsten Hallman, alla Honda 125 del ’72 di Toshi Yoshimura, le Suzuki ufficiali di De Coster e Joel Robert, alle Honda di Marty Smith e la Mugen di O’Mara. Circa 120 pezzi unici nel loro genere e preziosissimi.
Se andate sul sito: internationalmotocrossmusem.org potete avere una idea del progetto e poi cliccando su www.mxworksbike.com ammirare quale sia lo stato dell’arte, vedere le moto attualmente in collezione e tutte le descrizioni con testimonianze e foto da chi le ha possedute. L’International Motocross Museum ha creato il primo evento per promuovere il progetto e raccogliere fondi lo scorso ottobre, dove alla “Evening with the Champions” sono intervenuti grandi campioni del passato come Hakan Andersson, Roger De Coster, Harry Everts, Joreslav Falta, Sylvain Geboers, Torsten Hallman, Bob Hannah, Ake Johnson, Heikki Mikkola , Wolsink e tanti altri. Presentatore della serata uno spettacolare ed elegantissimo Ricky Johnson.
Durante l’evento Terry Good ha dichiarato di voler anche creare una sorta di International MX Historical Society all’intero del museo, con un teatro che potrà ospitare più di 100 posti a sedere e una libreria. Tutto questo per ricordare il passato, arricchire il presente e inspirare il futuro del nostro settore. Una volta installata la collezione verranno organizzati eventi ed invitati personalità che hanno fatto la storia del motocross a testimoniare fatti, progetti e gesta del passato.
Gunnar mi ha chiesto di collaborare con lui per trovagli qualche moto del mio periodo in Husqvarna degne di nota. Io gli ho raccomandato che nel museo non dovrebbero mancare moto come la TC 610 di Martens campione del mondo ‘93, la Chicco Chiodi CR 125 dei primo mondiale ‘98 e la Husqvarna 125 di Travis Preston, prima moto non giapponese a vincere un SX 125 nel 2001. Ma ho anche consigliato che se volesse un panorama davvero mondiale non dovrebbero mancare nella collezione anche un paio di Cagiva ( Vehkonen 125-’85 e 250 -’87), la TGM di Rinaldi ’80, La Gilera di Maddii ‘82 e la TM di Puzar del ’97. Un tocco di italianità che ha fatto la storia del motocross mondiale.