Piove…governo ladro!
di Fabio de Lorenzo
Ogni volta, anche al solo tentativo di motivare perché alcune scelte del promoter del mondiale sono ineluttabili, oltre che giuste, si alza impetuoso lo sdegno dei puristi del tassello in nome del “prima era tutto perfetto e anche più bello!”. Poi quando il naturale progredire dello sport, porta il promoter nazionale a mutuare gli stessi comportamenti, la voce della protesta è piuttosto flebile, forse con qualche acuto lanciato al “governo ladro, è colpa della Federazione!”
Non è colpa di nessuno ragazzi, è semplicemente cambiato il mondo e quindi anche il nostro sport. Adesso siete intenti a colpevolizzare chi ha portato in Sardegna la massima manifestazione internazionale corsa in Italia (esclusi i GP) con l’aggravante di non riconoscere alcun gettone ai partecipanti, costretti così ad un ingente esborso o alla rinuncia. Evidenziate, quasi compiaciuti, il numero esiguo degli iscritti scomunicando chi ha preteso addirittura l’obolo per una diretta streaming della manifestazione, includendo negli anatemi (ancora) la Federazione. La domanda è sempre la solita: ma per voi la matematica è un’opinione? Fate finta di non sapere che in tutto il palinsesto TV sportivo, niente è gratuito oltre ad essere notevolmente più oneroso rispetto a quanto richiesto a noi. I premi gara? Non pervenuti…
E allora, come un mantra collettivo, proviamo a ripercorrere insieme i soliti passi cercando di motivare daccapo perché bisogna ringraziare e tenerci stretti chi ancora ha testa, cuore e intelligenza per fare business nel nostro mondo. Non ho usato casualmente la definizione business che farà infuriare i puristi di cui sopra. Se è complicato immaginare quanto sia complesso far quadrare i conti di un evento di caratura mondiale, credo che sia immensamente più facile prendere le misure con i costi inerenti la gestione di una gara di un regionale. Partendo dal presupposto che difficilmente potrò convincervi, provate a fare qualche domanda al Presidente o alla segretaria del vostro motoclub. Vi elencheranno una serie infinita di costi impossibili da affrontare senza la tassa che ogni pilota versa all’atto dell’iscrizione. Scommettendo sempre sul meteo, sulla benevolenza di decine di volontari e pagando il minimo indispensabile, commissari di percorso, medici, soccorritori, cronometristi, assicurazione ecc ecc. Fare cassa con una gara di caratura nazionale? Non scherziamo! Nella migliore della ipotesi si va in pareggio e tutti a casa felici di aver regalato una bella giornata di sport a tanti appassionati. Ok alziamo il livello e proviamo a pensare a chi sta organizzando in queste ore gli Internazionali d’Italia. A tutti i costi che abbiamo evidenziato vanno inevitabilmente ad addizionarsi ulteriori voci necessarie per far girare a quei livelli la macchina organizzativa. Sempre ringraziando che i fantasmagorici premi gara, riservati ai primissimi di categoria, sono evaporati un anno dopo l’altro. Impossibile non notare che la rinuncia al pubblico pagante abbia ben poco a che fare con le restrizioni sanitarie; molto più probabile che la gestione del pubblico con tali restrizioni sia stata valutata attentamente e, visti gli ingressi degli anni scorsi, sia stato più economico lasciare tutti a casa…
Concludendo vorrei ricordare a chi evidenzia solo gli aspetti positivi delle gestioni di promoter che pagavano gettoni di partenza e premi gara, che sarebbe opportuno menzionare anche a quale livello era precipitato il campionato del mondo in quei frangenti. La fuga con riconsegna a parametro zero della gestione del mondialcross a chi aveva venduto, credo sia la prova più tangibile di quanto fosse economicamente insostenibile quel sistema. E questo è successo ormai molti anni fa in tempi in cui l’economia (leggasi introiti da sponsor) erano ben diversi. Bene, adesso immaginatevi cosa può voler dire far quadrare i conti di questi tempi 😉 Alla prossima ragazzi!
(Image MXGP, OffRoadproRacing)