Finiti i soldi?
di Fabio de Lorenzo
finito l’amore…Una relazione breve ma intensa quella che ha legato i protagonisti del mondialcross alla più titolata manifestazione organizzata sull’italico suolo. Ormai lo abbiamo notato da tempo che anche nei team di primissimo livello, il secondo pilota è trattato alla stregua di un bancomat. L’importanza del gesto sportivo è indifferente alla “borsa” che può portare in dote. Ma se fino ad oggi, almeno nelle gare di inizio stagione, non era attuabile sacrificare tutto l’aspetto sportivo e soprattutto l’affinamento in ottica mondiale, adesso si sono spostati gli equilibri in favore di un ingaggio, che molte volte è anche modesto. Non sta a me giudicare o tentare solo di comprendere le motivazioni di tale scelte ma forse un suggerimento per chi organizza e presiede tutto il movimento sportivo, lo avrei.
Siamo proprio certi di voler ancora rincorrere i piloti di prima fascia andando ad organizzare in luoghi difficili da raggiungere per la base che deve crescere e pagare tutto? Ancora; siamo proprio certi che una rotazione tra le piste ed i motoclub che supportano silenziosamente l’attività di base, non sia un sano ritorno alle buone abitudini del passato?
Aspetti positivi. Le piste della Sardegna sono meravigliose ed il fondo sabbioso consente di dormire sonni tranquilli anche nel peggiore scenario meteo possibile. Da anni le squadre ufficiali hanno definito la regione come luogo perfetto per il lavoro invernale; dato che ha chiaramente spostato la preferenza del promoter nella speranza di “catturare” molti dei primattori. Fine
Aspetti negativi. Qualcosa è mutato negli ultimi tempi e molti dei protagonisti hanno cambiato rotta approdando nel caldo inverno spagnolo. Facile la scelta seguente che ha privilegiato quindi appuntamenti internazionali fuori dall’Italia con ingaggi che comunque hanno ammaliato anche chi era presente in Sardegna.Fine
Ritengo che per i motivi sopracitati sia auspicabile un cambio di passo, necessario per gratificare piloti dalle belle speranze e motoclub che tanto investono nel nome della passione. Concertando con le squadre ufficiali italiane, capitanate da capaci imprenditori, si potrà dare comunque prestigio anche al nuovo corso.
(Image HRC – GasGas)