di Alessandro Merlo
Negli anni ’70 le maglie di crossisti e regolaristi erano in cotone piuttosto pesante, un materiale resistente agli strappi ed anche piuttosto confortevole, ma con il grave difetto di essere nei mesi estivi decisamente troppo caldo e poco traspirante. Subito dopo, forse sulla base di esperienze fatte in altri sport (hockey? football americano?..) arrivarono però anche nel nostro sport delle fantasmagoriche magliette in materiale acrilico totalmente traforato.
Il materiale faceva sudare solo a guardarlo ma l’ampia foratura era molto utile facendo passare l’aria utile a raffreddare il corpo del pilota. La loro introduzione avvenne in contemporanea con l’utilizzo di nuovi colorazioni molto vistose ed una maggiore diffusione nell’uso della pettorina protettiva.
Le maglie traforate anni ’80 caddero poi in disuso salvo poi essere state recentemente reintrodotte, seppur con nuovi materiali…. corsi e ricorsi storici….