A colazione dallo Zio Sam
di Fabio de Lorenzo
Sembrava impossibile arrestare l’ascesa del mondiale motocross eppure ci siamo riusciti, offrendo un assist clamoroso al mondo americano. Due delle stelle più luminose del nostro firmamento sono in procinto di approdare al massimo campionato americano. Con loro emigrerà anche tutto l’interesse che si è vaporizzato con la scomparsa dal proscenio di Jeffrey Herlings, Romain Febvre e Tony Cairoli. Su molti fatti non posso essere confortato da riscontri oggettivi ma sulla comparazione dei numeri generati dal web nello scorso campionato e quello che abbiamo rilevato in questo primo scorcio di stagione, sono molto più che edotto.
Se agli infortuni ed ai ritiri per sopraggiunti limiti di età, nessuno poteva porre rimedio, all’imbarazzante numero di partecipanti al mondiale, forse si poteva trovare una soluzione. Felici di essere sempre la voce fuori dal coro, abbiamo onorato il nostro lavoro evidenziando da tempo che eravamo arrivati all’anossia del sistema. Continuare ad attendere o forse demandare l’onere della sopravvivenza, al circolo economico sponsor-team-piloti, nel lungo periodo non è stato un pensiero avveduto.
Leggere comunicati stampa come quello riportato fa ancora più male pensando alla qualità dei ragazzi del mondiale e soprattutto a quanto sia cresciuto il nostro campionato, anche per indiscussi meriti del promoter. La differenza sta nei numeri che da noi si leggono in Euro e negli States in dollari; peccato però che nella vecchia Europa i numeri sono quelli farlocchi del monopoli. Contratti milionari per tutti con cifre e nomi che poi non trovano riscontro nella realtà. La certificazione di quanto asserito? Banale; prendete l’entry list dei GP inglese, italiano e portoghese e controllate cosa è rimasto sul fondo del barile…
Intanto con buona pace di tutto l’ambiente, l’ammiraglia delle case costruttrici sta per calare il jolly della stagione. Le recenti non dichiarazioni di Dirk Gruebel riguardo ad una possibile partecipazione di Jeffrey Herlings al National, suonano come una investitura ufficiale. A causa, o forse per merito, dell’ennesimo infortunio del campione del mondo, si sono create le condizioni perfette per accendere il motore dell’organizzazione KTM. Esattamente come ha detto Dirk “non è una girata nel parco” creare le condizioni per far scendere in pista Jeffrey Herlings e Tony Cairoli.
Si proprio il nostro Tony che non ha fatto mistero della sua voglia di presentarsi al via del campionato americano per togliersi la ruggine in vista del Nazioni che si correrà negli States a fine anno. Insomma un quadro perfetto per la casa austriaca che oltretutto si trova nelle difficile condizione di dover vincere qualcosa nel 2022. Fuori dalla corsa per il titolo Supercross, MXGP e anche National. Assolutamente troppo inconsistente l’attuale compagine Orange americana per sperare nel miracolo con Plessinger ancora fuori, Webb intento a leccarsi le ferite e Musquin con il solo contratto per il torneo indoor.
Concludendo credo che sia lecito affermare che abbiamo servito agli americani la nostra migliore generazione di piloti. Il ritorno mediatico di un’operazione di tale levatura sarà immenso. Per cui ragazzi appuntamento fissato per il 28 di maggio per la prima del campionato outdoor dove presumibilmente saranno al via due dei piloti più iconici degli ultimi 20 anni. Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate! Alla prossima settimana 😉
(Image KTM)