Rally dell’Umbria 2022 – Back to Adventouring
di Massimo Bonardi
Sì vabè, uno dirà deciditi un po’ cosa vuoi fare, non eri tutto motocross d’epoca e cancelletto? Il problema mio, quello grosso, quello che sconfina nella patologia medica, è che a me piace –andare –in – moto, e mi piace farlo fuoristrada. Che sia pista, carraia, quello che vuoi, ma fammici andare. Allora l’Adventouring diventa, con la moto adatta che ti fa andare sino ad un certo punto, ma poi ti “sconsiglia” di fare fesserie, l’occasione giusta per togliersi la voglia di moto, stare in compagnia di amici – quelli veri – e di gustarti panorami spesso indimenticabili. E come aprire il 2022 della serie “turismo fuoristrada” se non con uno dei più classici “antichi” e famosi Rally che si disputano in Italia (e che Italia), ovvero il Rally dell’Umbria.
Guardate, se volete portare le vostre “moto da bar” a sporcarsi un po’, mi vien da dire che il Centro Italia sembra “costruito” apposta per questa specialità che sta riscuotendo sempre più successo tra gli appassionati; infinite strade bianche che ti conducono su crinali meravigliosi, scorci di paesi medievali che compaiono ad ogni angolo, luoghi che solo una nazione stupenda e inimitabile come la nostra riesce ad offrire. I ragazzi del Moto Club Umbria insieme allo staff di Le Vie di Lupi & Bisonti, hanno saputo, con un notevole impegno organizzativo, fornire ai quasi 180 partenti di svariate nazioni, ambedue le possibilità di navigazione, ovvero sia con il classico road-book cartaceo di pregevole fattura ed immediata interpretazione, sia con la classica traccia GPX. Il percorso che si è sviluppato sui tre giorni, per un totale di circa 750 km totali, è stato studiato con esperienza ed intelligenza dall’organizzazione e la dimostrazione è venuta dalla fatto che non ci sono stati grossi intoppi, anche per moto bicilindriche che superavano abbondantemente i 200 kg e che hanno terminato regolarmente la manifestazione, nonostante il vero e proprio diluvio del venerdì (quasi 220 km sotto l’acqua….è passione vera!!) e le forti piogge cadute nella notte tra il sabato e la domenica, che hanno reso tecnici, abbastanza impegnativi ma non impossibili alcuni passaggi.
Dicevo appunto panorami davvero coinvolgenti, che in tre giorni hanno condotto i partecipanti, quasi per il 70% fuoristrada, attraverso le zone di Perugia, Gubbio, Assisi, Cascia, Todi, Norcia, l’Alta Valle del Tevere, ma solo per citare nomi di località note con le quali darvi un’idea delle zone che sono state percorse. L’apoteosi, il sabato con una tappa di 320 Km che ha visto il passaggio sul Monte Tolagna a 1400 metri di altezza dominante un panorama magnifico. Qui devo dire che lo staff mi ha chiesto di fare una grande precisazione, ovvero che il passaggio su questi magnifici pratoni è severamente vietato ai mezzi a motore e le ben CINQUE autorizzazioni straordinarie sono state concesse per la singola manifestazione e in modo non facile né immediato. Devo dire che chi ha affrontato l’impegno di organizzare l’evento è stato ripagato, almeno per quanto ho potuto osservare personalmente, dalla grande civiltà ed educazione dei partecipanti, sempre molto rispettosi dei luoghi che attraversavano, condizione assolutamente indispensabile occasioni di questo genere possano ripetersi negli anni.
Quindi che dire di questa prima uscita Adventouring con il mio fido “701”, se non fare dei grandi complimenti ai ragazzi dell’organizzazione che hanno saputo dare la possibilità ai partecipanti di vivere tre giorni di “turismo su terra” di quello bello, di quello che ti rimane negli occhi e che ti vai a rivedere nelle foto, nonostante qualche vescica alle mani e la schiena che ti odia. Ai possessori di moto “del segmento dual – maxienduro – crossover” o come cavolo volete chiamarle, sicuramente tanti – lo dicono i dati di mercato – posso solo consigliare di disintossicare le vostre moto dagli spritz e dagli aperitivi, montare due gommine di quelle giuste e adatte e provare a partecipare a qualcuno degli eventi, sempre di più e sempre più belli, che il calendario anno per anno sa offrire.
Il problema non sarà cominciare, ma smettere !!