MXGP of Spain La pagella Olé
di Massimo Bonardi
E se non hanno fatto il pieno qui… Logistica ideale, più piloti locali ipoteticamente capaci di ottimi risultati, bellissima giornata, covid alle spalle o quasi (però a dire il vero qui in Spagna non ne hanno mai fatto una tragedia) ma tribune piene a mezzo. Il motosport ha perso appeal? Comincio a pensarlo, dopo quanto visto – per esempio – anche al Mugello per la “strafiga” MotoGP.
IL TRACCIATO: 6
“Salterina” artificiale, strasolcata da incastro pedane (a momenti Prado fa un volo da antologia), larga, veloce, sicuramente spettacolare ma la linea di demarcazione è sempre quella. Sgolosereste per andarci a girare dentro come ad una Maggiora o una Matterley Basin…o anche no?
MXGP
GAJSER: 5
Ha aperto lo studio di ragioneria Gajser e associati? Si potrebbe dire di sì. Uscito stralunato da gara due in Sardegna, arriva in Spagna dove esordisce con un’anonima gara di qualificazione. Gara uno dove si fa “ipnotizzare” come spesso accade da chi ha davanti e gara due chiusa con un mediocre sesto posto da punti. Per la seconda volta consecutiva non vede il podio. Occhio che la strada è lunga e se al rookie l’appetito vien mangiando…
RENAUX: 10
Non c’è due senza tre, ma la terza volta che va sul podio lo fa alla grande e più che meritatamente, sul gradino più alto e a punteggio pieno. Maxime questa sua prima vittoria in MXGP se l’è presa con carattere e se la può godere alla grande. Mica una carica da niente, per la prossima che è in casa.
PRADO: 5
Forse con la Metro 😏… Diciamo che non è riuscito ad ottenere dal “suo” GP il risultato che probabilmente si aspettava. Le prende su una pista praticamente da supercross da Coldenhoff (!) nella gara di qualificazione, da Renaux e Gajser in gara uno. Sì, fa l’holeshot in gara due, ma pianta una super mina quando è da solo indisturbato in testa, sprofondando poi sino in undicesima posizione. Brutta incornata, per il torero di casa.
SEEWER: 5
Giornata no per il folletto svizzero; in gara uno assaggia la terra spagnola, in gara due cerca di sopravvivere, chiude quarto ma un altro paio di giri e Mattia… E sì che questa era una pista dove teoricamente le sue doti di funambolo dovevano favorirlo.
COLDENHOFF: 6 1/2
E’ dall’inizio dell’anno che lo ripeto. Lo pensi vincente facile a Riola Sardo nel sabbione e invece lo trovi sul podio in una pista che è agli antipodi delle sue – presumibili – caratteristiche di guida. Vince la qualifica, quinto stabile in gara uno e cerca di rendere difficile la vita al compagno di tenda per una buona metà gara due. Vince la palma dell’imprevedibile 2022.
GLI ITALIANI:
FORATO: 5 1/2
Alberto corre una buona prima manche ma non va a ripetersi allo stesso livello nella seconda, dove non riesce a schiodarsi da una posizione che non è la sua. Il suo campionato è in prospettiva da settimo, ottavo posto finale e la posizione è totalmente alla sua portata. Forza Alberto !!
GUADAGNINI: 7
Beh…alla quarta manche in 450, tener dietro Gajser mai a più di due secondi e finirla praticamente vedendo Seewer, la vogliamo buttare via? Direi di no. Se in più ci mettiamo che per un punto, nella generale ha “rischiato” di fare il migliore risultato di squadra e finire davanti al socio a casa sua, possiamo definirlo uno di quei classici risultati “da iniezione al morale”
MONTICELLI – LAPUCCI – LUPINO: AVANTI PIANO
Vanno e vengono – purtroppo – i nostri piloti da questo campionato, che portano avanti con un po’ di sofferenza e tanta difficoltà. Monticelli corre due buone manche ma cala nel finale. Lapucci e Lupino non riescono a fare altrettanto.
MX2
VIALLE: 10
Il francese imbrocca un altro di quei weekend da incorniciare, senza sbavature tornando in testa alla classifica. Se proprio si vuole andare a cercare il pelo nell’uovo, non trova più con la consueta continuità quegli holeshot ai quali ci aveva abituato, che compensa con il carattere mostrato in gara.
GEERTS: 4
Il podio non giustifica il disastro. Situazione diametralmente opposta a quella di Vialle per Jago, che incappa in una delle sue periodiche domeniche da incubo, che lo riportano, esclusivamente a causa di suoi errori, alle spalle del suo – unico – avversario per il campionato 2022. E la sua faccia alla premiazione dice tutto quello che c’è da dire.
LAENGENFELDER: 7
Ottima gara del tedeschino, ultimo superstite della squadra ufficiale GasGas – De Carli in MX2, che ritrovato un contesto più consono alle sue caratteristiche, guadagna un ottima piazza d’onore finale e consolida la sua terza posizione nella generale.
HAARUP + HORGMO: 5
Weekend abbastanza giù di tono per la nordica coppia Kawasaki, che resta per un pelo dentro ai dieci, con manche a risultati alterni e non particolarmente brillanti.
ADAMO: 6 1/2
Per Andrea un buon settimo posto finale, con un sesto di manche particolarmente positivo in gara due, dove ha compiuto un bel recupero dall’undicesima posizione del primo transponder.
BONACORSI: APPRENDISTATO POSITIVO
Tutte da metabolizzare queste esperienze dell’altro Andrea nazionale, nelle uscite mondiali in concomitanza delle pause della sua serie continentale. Buon ottavo in gara uno, dove ha tenuto dietro un Geerts in pieno recupero sino alla bandiera a scacchi. Peggio in gara due, ma la pessima partenza e la pista molto segnata, lo hanno probabilmente ricondotto a saggia prudenza. Importante il fatto di aver terminato tutte e due le manche davanti al collega di tenda Elzinga.
WMX
DUNCAN: RITORNO DA LEADER
Meno aggressiva del solito ma comunque alla fine vincente, la kiwi torna in gara dopo l’infortunio e al successo, salendo sul gradino più alto del podio insieme alla spagnola Guillen e ad una Van De Ven che comincia già a sentire il profumo di titolo mondiale, con solo due manche da disputare e venticinque punti di vantaggio sulla Valk, incappata in un’altra gara non particolarmente brillante.
EMX125
NEL SEGNO DI VALK E DELLA FANTIC
Il giovane olandese continua a comandare la vivace classifica della 125, che in occasione della gara spagnola ha visto ben cinque piloti racchiusi in quattro punti a giocarsi la vittoria, segno di grande equilibrio tra i ragazzini terribili delle piccole due tempi.
Cinque giorni, milleduecento chilometri e dal cuore della Spagna si arriva al centro dei Paesi della Loira in quella che è una delle grandi piste classiche del motocross europeo, Ernèe. Con la speranza che non l’abbiano riempita troppo di gobbe anche lei, ci aspetta uno spettacolo sicuramente di livello adeguato alla reputazione del tracciato francese.
Sarà ancora un’indigestione di “marsigliese”?
(Image MXGP, Davide Messora, Honda Racing Corporation, Yamaha Racing, KTM-R.Archer, Husqvarna-JP Acevedo, Kawasaki Racing EU, SM GasGas)