Tom Vialle: America una scelta stimolante
di Edoardo Pacini
Un’ora di chiacchiere con Tom Vialle. Lui in Florida ed io in redazione. Benedetta tecnologia, là dove utilizzata con criterio. Raggiunsi il francese ad inizio 2022 nel sud della Spagna, località storicamente apprezzata dalle squadre KTM per gli allenamenti invernali. Tra le tante cose gli chiesi se avesse mai valutato la possibilità di proseguire la carriera negli Stati Uniti, nel solco tracciato prima di lui da tanti piloti con il suo stesso passaporto. Tom mi era sembrato rigoroso e piuttosto fermo sull’idea di rimanere in Europa per misurarsi quanto prima nella top class.
Nulla è però per sempre ed anche pensieri che si basano su un certo pragmatismo possono essere rielaborati. Mi piace parlare con Vialle. Non solo per quell’educazione e quella disponibilità che oggi non sono così scontate. La Florida può essere molto più vicina che Roma… Mi piace confrontarmi con lui perché nonostante la giovane età riesce a sorprendermi. Ogni mia domanda ha una risposta: che è sintesi di conoscenze tecniche, che è articolata, che è pregnante.
Sono tornato sull’argomento… Ed ho fatto la domanda.
Perché un anno fa l’America non era un’ipotesi da considerare ed oggi mi parli dagli Stati Uniti?
“Nel corso della stagione ho pensato e ripensato – ha detto Vialle – Ho fatto questa riflessione. Se passassi nella MXGP a ventidue anni, considerando una carriera lunga fino ai trenta, mi ritroverei a correre nelle stesse piste, negli stessi Gran Premi, negli stessi paesi per otto o nove anni… L’idea di fare le stesse cose per tanto tempo mi ha fatto pensare. E mi ha convinto a cambiare. L’America è stata un’opzione stimolante…”.
MOTOCROSS incontra Tom Vialle. L’intera intervista al due volte Campionde del Mondo, sul numero di gennaio.
(Image KTM)