Cosa serve? Moto nuova, pacchetto sospensioni….o solo manico?
di Massimo Bonardi
Se l’è scritto sul casco, sui pantaloni, ha pubblicato la foto della leva della messa in moto…ma adesso sta facendo il giro del web, l’impietoso video delle sue 32.000 scalciate disperate per far ripartire il pompone giallo privo del fatidico bottoncino. Rileggendo le classifiche, quasi sicuramente a Kenny gli si è spenta durante le prove, ma se gli fosse successo in gara, avrebbe preso come minimo tre giri….invece….quinto nella prima e quarto nella seconda, ad un niente dal podio. C’è un bellissimo sito, quasi una tappa obbligata soprattutto per chi ha in casa roba d’epoca, dove sono elencate e visibili in foto, tutte – ma proprio tutte – le annate di produzione di un determinato modello di moto da cross. Sono andato a vedere l’elenco delle RMZ 450 e il modello sotto il quale la didascalia cita “Moto totalmente nuova” parla dell’anno 2018…cinque anni fa.
Quindi adesso sorge il dubbio amletico. Siamo allettati tutte le primavere (perché ormai i modelli nuovi le case li presentano tutti sul tornar delle rondini…) da fantasmagoriche nuove livree, condite da sibillini “..abbiamo rivisto le tarature..”, “..va che c’è mezzo grado di canotto..” ecc. ecc., per non parlare di quelli, poveretti, che devono fare per onor di stampa, le comparative e sforzarsi di andare a tirar fuori ipotetiche differenze dal modello prima. Ci pensa Roczen, a far venire il mal di testa, quando sceglie di presentarsi al cancello del campionato di motocross più estremo e provante per mezzo (e fisico) del mondo, con la famosa moto gialla, progetto “vecchio” di cinque anni, da avviarsi rigorosamente a calcioni.
Vero che la Suzuki è diventata il fenomeno più incomprensibile di tutto panorama motociclistico, per quello che sta facendo – o meglio non facendo – tra produzione e motorsport, ma resta il fatto che il tedesco d’America, che ricordiamolo, tra l’altro corre con il famoso “braccio e mezzo”, sta riportando in posizioni dimenticate da tempo, una moto alla quale da “di naso” quasi il più sfigato dei privati.
Quindi dov’è l’inghippo? Perché a chi deve fare il budget con quello che anno per anno le fabbriche mettono sul mercato, quando arriva un Roczen così (…o qualcuno che vince l’europeo 250 con un motore e un telaio concettualmente datato almeno dieci anni…) cominciano a tremare i polsi.
Cosa dite? Si cambia cavallo tutti gli anni per avere il destriero sempre fresco e scalpitante? Possiamo risparmiare sull’acquisto del nuovo scintillante modello, resistendo ai richiami di vezzose sirene vestite di inedite grafiche, investendo magari su un riutilizzabile pacchetto sospensioni “PRO” da qualche migliaio d’euro? O l’annoso problema è sempre quello….se hai il manico ti possono dare anche una scopa con le ruote e te la tua porca bella figura la porti sempre a casa.
Poi possono anche divertirsi con i video dove ti prendono per il sedere mentre bestemmi e scalci, ma una scommessina che prima della fine del campionato quella gialla lì, sul podio ci finisce…un caffè, dai…la vogliamo fare?
Alla prossima
(Image profile K.Roczen)