SX: NOVE SU DIECI IN SCADENZA
Tomac che annuncia di correre quest’anno anche il Campionato National innesca una serie di pensieri in prospettiva. L’America si sta chiedendo se questo non sia solo un primo passo: lo vedremo anche nel 2024? Sì, no, forse. Il momento storico è molto particolare.
Tomac è coccolato dal Team. In “blu” ha ritrovato il piacere di correre: vince e convince. Un inciso: Yamaha gli riconosce 150.000 dollari per ogni finale vinta nel Supercross. Denari da aggiungere a ingaggio, sponsor personali, premi per eventuali titoli, prize money.
Poi ci sono i milionari montepremi dei neonati campionati: lo scorso anno era quello australiano gestito da SX Global (Tomac era al via della gara di Cardiff); quest’anno si somma quello voluto da Feld Motor Sports e MX Sport Pro Racing il cui montepremi raggiunge la cifra record di 10 milioni di dollari.
La possibilità di far crescere in maniera esponenziale il già ricco conto in banca del Campione Americano è piuttosto concreta. E questo per un trentenne che in pista ha poco da dimostrare credo sia un grande stimolo.
Dagli umori di Tomac dipenderà il futuro di molti piloti. Dei primi dieci della classifica del Supercross, solo uno ha nelle mani un contratto per correre nel 2024. A parte Cristian Craig, tutti dovranno rinnovare il proprio accordo o cambiar casacca. Se Tomac dovesse smettere a fine stagione, Star Racing Yamaha si ritroverebbe senza riferimento nella top class. E questo costringerebbe la squadra gestita da Jeremy Coker ad andare sul mercato per cercare una prima guida. Ciò innescherebbe un clamoroso effetto domino. I nomi dei piloti capaci di vincere non sono molti. Le attenzioni sarebbero su Webb, Sexton e forse Anderson visto che il talentuoso Jett Lawrence non si sposterà da Honda.
Se al contrario Tomac dovesse decidere di correre un’altra stagione con Yamaha, lo scenario sarebbe diverso. E i margini di manovra si ridurrebbero. I procuratori sono al lavoro…
(images Monster Energy)