Dalla pista alla ruspa
Quando si parla di gare, soprattutto quelle di alto o altissimo livello, si parla di tutti e di più, piloti, organizzatori, piste….ecco….le piste.
Ma concentrati sullo spettacolo o magari perché lo semplicemente quello spettacolo lo guardiamo in un video, nessuno butta l’occhio a chi c’è dietro alla preparazione e sovente anche alla realizzazione integrale, dei tracciati sui quali si confrontano i piloti. E non stiamo parlando di asfalto eh, stiamo parlando di motocross, di terra e sabbia lo sapete, quelle che per loro natura in base al meteo, a quanti e quanto ci girano si modifica, si buca, si canala e si scalina, insomma, ci si deve metter mano ogni volta che gli eventi fanno sì, che vengano meno le condizioni limite di sicurezza o semplicemente di percorribilità. Senza contare che lo si deve fare in fretta, perché i tempi dello show sono parossistici e scanditi da ferrei “Time table”, lo si deve fare bene, perché ne va del regolare svolgimento della manifestazione e della salute dei concorrenti, in qualsiasi parte del mondo in cui ti trovi e con le attrezzature e il personale che al meglio, ti vengono messi a disposizione.
E visto che ce l’abbiamo in casa, il self made man che è diventato uno dei più noti preparatori / realizzatori di piste “importanti”, pregiandomi della sua conoscenza, mi prendo la licenza di parlarne.
Gianmarco Morelli è un toscano vero, di Empoli, che viene da una famiglia legata commercialmente alle moto sin dal dopoguerra; pilotino dalla bella manetta, vicecampione italiano della 125 under 21, campione italiano del trofeo enduro Husqvarna, insomma, uno che la moto sa come usarla.
Nel 2016 si laurea in lingue e letteratura straniere e provenendo da una famiglia di imprenditori, mi immagino il dialogo, un bel giorno a pranzo, davanti ad un vassoio di finocchiona: “Oh figliolo, ora che c’hai l’alloro n’testa, te tu che vò fare da grande?” “Deh babbo, si pensava di giohà n’po’ co le ruspe”. Si perché nonostante gli studi umanistici, Gianma, sempre appassionato di motori e di moto, non aveva mai nascosto di essere affascinato dalle macchine movimento terra e di quelle, dopo la pratica nella sua pista personale e in quelle di amici, è riuscito a farne la sua professione. Ed effettivamente, chi meglio di un pilota dotato di buon passo, può comprendere dove e come intervenire su un tracciato, per ottenere un risultato che restituisca allo stesso tempo sicurezza, spettacolarità e divertimento.
Nel 2018 la svolta, Morelli riceve l’incarico per il rifacimento del circuito di Montevarchi e nasce ufficialmente la “Giammatraxx” azienda specializzata; da lì in poi è stato un crescendo di impegni e soddisfazioni. Ottiene l’incarico dalla Ottobiano Motorsport per la preparazione della pista di in occasione del GP mondiale, il suo lavoro viene notato “in alto” e dal 2019 Gianmarco è “Official Track Builder” per Youthstream prima e Infront poi , e si occupa della preparazione dei circuiti per il campionato del mondo.
In questi giorni, mentre “si riposava” come ciliegina sulla torta e soddisfazione personale, è in Slovenia dove è stato chiamato dal campione del mondo in carica Tim Gajser per realizzargli il suo circuito personale di allenamento. Insomma possiamo dirlo. Siamo davanti ad un giovane che è stato capace di trasformare una sua passione, in una professione che sta portando avanti con successo. Un rappresentante di quell’imprenditorialità di nicchia, fantasiosa e tipicamente italiana, che la nostra nazione grazie al cielo è ancora in grado di produrre ed esportare con orgoglio nel mondo.
Chapeau “Giammatraxx”
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(Image courtesy MXGP, profile G.Morelli)