Quando affittai la moto per Adamo a Unadilla 40 minuti prima della manche
di Martino Bianchi
Con questo flashback non vado indietro di tanto tempo. Solo di tre anni. Però è un episodio che mi è successo, che pochi conoscono e che merita di essere raccontato. Era giugno 2018 e sono partito per Unadilla per la seconda gara di qualificazione con Andrea Adamo per accedere alla finale del campionato Amateur National AMA USA di Loretta Lynn. Mi ero “inventato” questo progetto per Andrea al suo primo anno in 250 4t con Honda, sempre guidato dal team Pardi. Dopo aver vinto il campionato Europeo 150 Honda e il tricolore minicross Junior nella classe 85, in sella alla crf150, e dopo averlo supportato nei suoi primi passi con l’Husqvarna CR 50, il CR 65 dove vinse quasi tutto in quelle categorie, ho pensato che ci volesse un progetto per Andrea che lo potesse mettere a confronto con ragazzi della sua età o quanto meno non troppo grandi, ma soprattutto a livello internazionale. Nel campionato italiano Andrea esordiva nella categoria fast (che poi ha vinse), ma era ancora presto farlo correre nell’europeo dove si sarebbe scontrato con piloti troppo esperti e navigati. Nelle varie categorie del Loretta Lynn c’è la classe Schoolboy2 riservata ai piloti in sella a moto da 125 o 250 4 tempi con età compresa tra i 12 e i 17 anni. Andrea avrebbe compiuto 15 anni proprio ad Agosto 2018, quindi il progetto calzava a pennello per lui.
Grazie al supporto e ai miei contatti con Honda America e il team Factory Connection riuscimmo ad avere una moto in prestito per le prime due gare selettive. La prima selettiva si svolse nello stato del Maine a 5 ore di camper da New York, quasi al confine col Canada, dove Andrea vinse tutte le sei manche a cui aveva partecipato. Poi arrivò la mitica Unadilla oggetto di questo flashback. La spedizione era composta anche per questa seconda trasferta americana oltre che dal sottoscritto e dai genitori di Andrea, da Daniele Pardi che ha seguito il suo pilota da manager e meccanico in tutte le trasferte americane. La moto era la stessa CRF della prima prova selettiva che disputammo un mese prima. Usata pochissimo dal figlio del proprietario di Factory Connection, Ziggy, che ci inviò per tutto il progetto Loretta Lynn anche Chris, un suo meccanico. Il programma era di partecipare sempre a due categorie e quindi di disputare sei manche nel week end. Unadilla si presentava in gran forma, perfetta, tirata a lucido. Amo quel posto. Forse uno dei circuiti che ho più nel cuore, con diversi ricordi e missioni nel tempo …… nel ‘91 in un GP con Micky Dymond, nel 2004 al mio Loretta Lynn nella classe over 45, nel 2010 a cercare di ingaggiare De Coster per Husqvarna USA/BMW quando Roger era ancora con Suzuki e qualche mese prima che firmasse per KTM, …ma di questi flashback vi parlerò più avanti… Vado al dunque.
Prove ufficiali. Secondo e ultimo turno di prove prima delle manches. Andrea rompe la moto nella parte bassa del circuito. Ritorna al paddock con la moto caricata su un quad. Disperazione. Mancano 50 minuti alla prima manche. Pardi mette subito le mani sulla moto, la sdraia e controlla la frizione di cui sapevamo che le Honda di quell’anno avessero avuto dei problemi, ma che in Italia venivano cambiate subito uscite dal concessionario……E infatti il danno era fatto. Esplosione del cestello frizione. Motore bloccato. In un minuto mi sono visto cadere tutto il progetto addosso, dagli sponsor trovati, dai costi già sostenuti, tutti gli sforzi fatti per niente. Per non parlare della delusione sul viso di Andrea & family. Ma un lampo di lucidità geniale attraversa la mia mente. All’alba, purtroppo mi sveglio sempre presto soprattutto quando dormo in pista, ero andato a fare un passeggiata nel paddock e avevo visto una Honda nuova di zecca Crf250 kittata da paura con estetica bianca/blu/rossa da un piccolo concessionario, tal MPH . Fotografai la moto.
Mi fermai anche a parlare col concessionario, un non più giovane yankee con grande tazza di caffè in mano a cui feci i complimenti per l’allestimento. Bene. Mollai il team che stava già facendo il funerale alla moto e al nostro progetto e corsi da lui. Tal John Wersdorfer (nella foto). Avevo un’unica chance e me la dovevo giocare…mancavano 45 minuti all’entrata in pista per la prima manche. Spiegai quanto ci era accaduto e chiesi a John se la moto doveva essere usata durate il week end. Mi rispose di no e che era solo in esposizione. Gli chiesi allora di affittarla per le sei manche, che l’avrei “spogliata”, utilizzato solo il telaio, e il motore. Tutto il resto sarebbe stato smontato. Al primo momento si mise a ridere. Poi sparò: ok my friend let’s make the deal for a “grand”. Cos’era un grand?! Non capii…. E il tempo passava. “Yeah , – rispose – a special deal for you only 1000 dollars for the weekend! – “Only pensai! ma non avevo altra scelta……let’s do it!” Risposi subito. Non avevo altra chance. Gli misi in mano 500 dollari per iniziare. Si alzò subito dalla sedia mollando la grande tazza di caffè americano e insieme spingemmo la moto fino al nostro camper dove Daniele Pardi capì velocemente cosa dovesse fare in poco più di 30 minuti. Via tutte le sovrastrutture da una moto, via le sospensioni, le ruote, e ri-montare tutto su quella in affitto.
John e il papà di Andrea aiutarono Pardi nella rincorsa contro il tempo. La moto in affitto aveva due ore di vita. Daniele fece anche un ultimo check alla frizione che era ancora quella in versione standard…ma non potevamo farci nulla…se non raccomandarla ai santi…
Riuscimmo ad arrivare in tempo al cancelletto e a fare il giro di ricognizione. Tutto a posto! Andrea Adamo fece tutto il resto. Vinse 5 delle sei manche disputate. La prima non riuscì a vincerla e arrivò secondo, ma solo perché non aveva ancora il giusto feeling sulla moto affittata pochi minuti prima. E così vinse il ticket To Loretta…ma anche questo è un altro flashback.