Herlings VS Prado
di Edoardo Pacini
Ho visto finire un Gran Premio in tante maniere ma un arrivo come quello di Teutschenthal credo possa considerarsi senza precedenti, almeno nella MXGP. La mia analisi dell’incidente che ha coinvolto Prado ed Herlings arriva dopo quelle che hanno animato web e social nelle ore successive la prima manche tedesca. Ho letto più di un’imprecazione nei confronti di Prado, a cui vengono attribuite molte responsabilità sull’accaduto. Dissento e mi allontano da una critica eccessiva e piuttosto superficiale. Consiglio ai grandi urlatori del web, e agli “autoreferenzialisti” protagonisti dei social, di valutare con attenzione la dinamica della rocambolesca caduta innescata dal contatto aereo tra i due.
Non riesco a distribuire colpe ma al contrario scrivo che si è trattato di uno epilogo sfortunato di una bellissima manche. La linea scelta da Prado determina un cambiamento di traiettoria in volo: azione e reazione. Quando si “schiaccia” in rampa una moto leggermente inclinata, la spinta di ritorno conseguenza della pressione esercitata, produce un effetto vela che va controllato se l’intento è poi quello di indirizzare la moto verso il punto di corda della curva successiva. Ma se la gara termina su quel salto, allora non è necessario fare correzioni.
Prado non cambia traiettoria in volo perché, contrariamente a quanto avvenuto nei giri precedenti, la manche finisce lì.
Viste da dietro, le immagini sono eloquenti. Lo spagnolo sceglie la linea di sinistra che non è perfettamente rettilinea perché condizionata da un accenno di scrub. In volo la sua moto prende una deriva che Jorge non corregge perché non è più necessario coprire la traiettoria interna nella curva dopo il salto. Herlings arriva in rampa dritto per dritto. La sua KTM non cambia traiettoria ed il contatto purtroppo è inevitabile. E’ collisione. La dinamica mi sembra chiara. Le conseguenze anche. Va piuttosto male al campione di De Carli che è costretto ai punti di sutura e a rinunciare alla seconda manche.
(Image KTM)