MXGP of Patagonia-Argentina La pagella Asada
di Massimo Bonardi
Un po’ di gente c’era…a guardare, in pista, mah…!! Faccio un’importantissima premessa. Non ho accesso ai conti economici del promoter, quindi lungi da me trarre conclusioni o sparare sentenze con ignorante supponenza, parlo solo di quello che vedo. Davanti ad un cancello di partenza con quindici partenti dei quali tre wild card (comunque prima degli infortuni erano diciannove con quattro wild card) e stiamo parlando della MX2, ovvero della classe propedeutica…IL FUTURO… eh beh, forse e se non è troppo tardi, dal concetto di professionalizzazione spinta voluta dall’organizzatore del campionato, indietro più che un passo, bisognerà fare proprio una passeggiata, perché qui si parla di sopravvivenza.
IL TRACCIATO: BELLA CHE FA MALE
Sono molto combattuto. Larghissima, “ignorantissima” da gas spalancato – Gajser il giro cronometrato del sabato l’ha chiuso a poco più di 60 km/h di media -. Brutta? Proprio no, non si può dire. Spettacolare? Assolutamente, una delle più spettacolari e veloci del panorama mondiale. Pericolosa? Evidentemente sì, perché purtroppo di danni quest’anno ne ha fatti davvero troppi. Nel triennio di assenza, siccome non penso che siano calate capacità e preparazione dei piloti, anzi, evidentemente i mezzi hanno raggiunto evoluzioni tali che tracciati come questi diventano inadeguati in termini di sicurezza. Del personale di servizio non parlo, se no ci scappa la denuncia.
MXGP
GAJSER: 9
Stacca la pole come detto nelle cronometrate, manifesta problemi nella gara di qualificazione, in gara uno con Renaux fa un po’ come con Prado a Mantova, stando lì senza riuscire a sferrare il colpo vincente. In gara due si libera del peso da subito e fa il suo – maestoso – passo sino alla bandiera a scacchi. Senza dubbio, in questa fase del campionato, è dove merita di essere.
RENAUX: 9
Alla pista Maxime ci prende le misure con calma al sabato e alla domenica fa vedere di che pasta è fatto. Tiene dietro con autorità un Gajser carico vincendo gara uno. Forse fa ancora di più in gara due, perché va a prendersi la seconda posizione passando Fernandez e Prado, non propriamente due arrendevoli, e chiude secondo il GP a pari punti con lo sloveno capoclassifica mondiale e nella generale. Uno spettacolo!!
PRADO: 7
Sale sul terzo gradino del podio con due quarti posti tutt’altro che esaltanti, in gara due le prende anche dal suo connazionale rookie Fernandez e la cosa non deve averla tanto gradita. Non va piano…ma se ci fossero tutti fateci i conti, sarebbe uno da “dieci” con qualche fiammata ogni tanto. Ed è il terzo anno di MXGP.
SEEWER: 6 1/2
Sfoggia il suo “outfit” argentino, ma la cosa non gli porta una gran fortuna. Ottimo terzo in gara uno, gara due la inizia in terra e la finisce in terra.
VAN HOREBEEK: “TANTA ROBA”
Smetto, non smetto, ritorno, vado giù in toscana a far girare sta Beta, guardo come va, poi ci penso. TAAAC…quinto nella generale con una moto che fa davvero pensare ai tempi d’oro, nostalgici e coraggiosi, delle moto artigianali italiane. Complimenti a lui e alla Beta!!!
“L’ITALIANO”:
FORATO: DURO RISVEGLIO
Alberto era l’unico italiano presente in MXGP, non che normalmente ce ne sia una ressa. Diciamocelo, poteva andare decisamente meglio anche se effettivamente questa pista può mettere un po’ in soggezione.
MX2
GEERTS:9
Va detto da subito che lui e Vialle sino dalla gara di qualificazione del sabato hanno fatto un altro sport, parla il cronometro. In gara uno “cura” Vialle e lo svernicia con un gran sorpasso a due giri dalla fine. In gara due sta lì per un po’, ma il francese ne ha di più e in fin dei conti la classifica non cambia di un nulla. Scende solo il podio di un gradino ma i punti son gli stessi.
VIALLE 9
Vittoria bella, meritata e probabilmente “sbloccante” dell’unico pilota ufficiale KTM in circolazione. Ha subìto il sorpasso di Geerts in gara uno, ma è sceso in pista in gara due con la grinta e la determinazione di un ex campione del mondo, risalendo rapidamente con questa vittoria la classifica della generale.
LAENGENFELDER: 6 ½
Fuoco di paglia? Non crediamo. Necessita di esperienza il tedesco e questa pista, questo terreno era un pelino particolare. Autore di un buon avvio di gara uno, è stato protagonista della caduta in tandem con de Wolf. In gara due è apparso meno determinato del solito.
HAARUP: 7 ½
Due belle gare del danese in verde, in ambedue le manche tra quelli che facevano “un altro sport” dietro i primi due. Si scambia le posizioni con Guadagnini, riuscendo a salire sul podio perché probabilmente in gara due gli era rimasto quel pelo di fiato in più.
ADAMO: 6
Andare ultimo al cancello – seppur semivuoto – causa il ritiro nella gara di qualificazione (che bello eh!?…) non è il massimo della vita; Fatica un po’ a prendere il ritmo in gara uno, chiude con un bel sesto in recupero in gara due. Sostanzialmente una prova soddisfacente all’esordio sulla pista argentina.
GUADAGNINI: 7
Peccato!! Davvero un gran peccato perché questo podio sarebbe stata una gran bella boccata d’ossigeno. In compenso si è rivisto in pista – in parte – il Mattia che tutti desideriamo vedere e anche un po’ “d’ordine” sotto la tenda, pensiamo possa avere la sua importanza psicologica. Non resta che continuare…step by step!!
FACCHETTI: GRAN BOTTA
Dopo un buon nono posto in gara uno, la facciata l’abbiamo data pesante stavolta eh Gianluca? E Che spavento quelle immagini e quella bandiera rossa!! Un polso è andato e se ne poteva fare senz’altro a meno, ma viste le premesse…Un enorme in bocca al lupo per un pronto ritorno in pista !!!
PILOTI E PROTEZIONI: 0 ALL’INCOSCIENZA
Se valesse il concetto della temperatura e del caldo, in MOTOGP correrebbero in bermuda, invece sono tutti ben saldati dentro le loro tute in pelle con tanto di airbag…quindi non passa!! E’ incredibile come a qualsiasi gara – parlo di Italia, negli altri paesi non so – di qualsiasi livello, dal regionale al nazionale, ci sia attenzione e obbligo di protezioni con relative omologazioni e poi l’esempio che da il mondiale è quello della quasi totale mancanza di presidi, soprattutto per il busto. Non dico che domenica avrebbero salvato i piloti che giocoforza hanno dovuto abbandonare la gara, ma per lo meno si sarebbero viste meno “bistecche al sangue” uscire in barella. Ragazzi, la pelle è una !!
Altre due settimane e poi è Agueda, altra stra-classica, stra-bella e spettacolare pista dura e tradizionale con qualche “moderna” gobba aggiunta. Si confermeranno i valori in campo? Ma soprattutto, si riuscirà in qualche modo a riempire un po’ di più i cancelli del mondiale? Chi lo sa…per lo meno tornano l’EMX250 e il WMX, quelli li riempiono!!
Alla prossima
(Image MXGP, Davide Messora, Honda Racing Corporation, Yamaha Racing, KTM-R.Archer, Husqvarna-JP Acevedo, Kawasaki Racing EU, SM GasGas)