Con una gamba e mezza
di Edoardo Pacini
Iller Aldini a proposito di Harry Everts:“Pazzesco quanto andasse forte nonostante la malformazione alla gamba e al piede. Per quel problema non cambiava quasi mai. Le sue moto avevano un fuorigiri incredibile. La prima Suzuki che diedero a Michele nell’83 aveva la predisposizione dell’uscita del cambio anche a destra, proprio perché Harry i primi anni usava il cambio da quel lato, sul piede sano.
Sulla sabbia era imprendibile. Anche Michele se la cavava bene, però Rinaldi era più forte sul duro. Harry incominciò ad accusare i primi cedimenti con l’arrivo di Eric Geboers; infatti, nell’83 passò alla 500 sempre con Suzuki. Anche a noi i giapponesi diedero quel motore ufficiale, 4 marce raffreddato a liquido. Motore straordinario. Se non ricordo male con quel motore vincemmo l’Italiano Senior nell’85 e arrivammo secondi l’anno dopo. Alla nostra Suzuki 250 cambiavamo motore, forcellone e marmitta.
A fine stagione ’83, quando Suzuki si ritirò dal mondiale chiedemmo ai giapponesi se potessimo continuare a correre con loro, ci dissero ok ma con moto già usate. Andai in Belgio a prendere tutto il materiale buono rimasto anche delle moto di Eric Geboers e ci arrangiammo con quello che c’era. Già che c’ero presi anche il motore 500 di Harry Everts, più il carburatore, lo scarico e il forcellone. Ecco come andò”.
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