Ducati Six Days 1977
L’entrata di Ducati nel mondo del motocross ha fatto scalpore, ma non è la prima volta che il prestigino marchio italiano si cimenta nel mondo delle moto a ruote artigliate. La prima esperienza in tal senso è datata fine Anni Settanta quando per soddisfare le pressanti richieste del mercato nordamericano venne approntata la Ducati 450 R/T, acronimo di Road and Track, con motore a quattro tempi, anch’esso desmodromico; uno scrambler di 450 cc capace di erogare 36 cavalli a 6500 giri. Peso 130 kg circa.
Poi nel 1975, sull’onda del successo commerciale delle altre moto da fuoristrada italiane, Ducati decise di mettere sul mercato un modello 125 cc con motore due tempi denominato “125 Regolarità” dall’appeal non sufficiente ad aggredire la concorrenza dei marchi motociclistici più specialistici nel settore del fuoristrada di allora.
Nel 1977 Ducati cerca dunque di correre ai ripari presentando un nuovo modello, denominato “125 Six Days”: il motore di base è lo stesso ma la ciclistica è completamente stravolta e vede una buona evoluzione tecnico-estetica. Il serbatoio è ora in alluminio (marca Fa-co) di forma gradevole e buona fattura, parafanghi in plastica RB, marmitta che ora passa alta, sospensioni Marzocchi all’altezza della situazione, davanti ZT1 da 35 mm con 200 mm di corsa e dietro AG1. La potenza del motore sale a circa 25 cavalli a 10.500 giri. Peso intorno ai 105 kg.
Per promuovere la moto, Ducati la affida a un motocrossista di grido: il pilota delle Fiamme Oro Italo Forni che porta la moto in gara sia nell’Italiano Motocross Senior 125 cc sia in qualche gara di Regolarità in Italia. L’impatto mediatico dell’impegno sportivo fu molto buono e sono dunque in molti a ricordarsi quella moto.