La Casa di Nimes ha preso l’abitudine di riservare a EICMA delle graditissime sorprese. Stavolta ha esposto una SE 300 2T enduro iniezione, un prototipo su cui l’Azienda sta lavorando da oltre due anni. Ha due iniettori che sparano (vedi disegno) posteriormente accanto ai travasi, secondo una teoria che affida all’aria proveniente dal carter la funzione di evitare il cortocircuito della benzina verso lo scarico. In questo schema c’è l’intervento dell’università di Graz (molti motori Sherco sono disegnati da una Engineering austriaca) che è attiva sul due tempi da moltissimo anni. L’impianto, realizzato con materiali e la collaborazione di Synerject, è a uno stadio di sviluppo abbastanza avanzato, a Nimes vi sarebbero già parecchi prototipi funzionanti e secondo i tecnici della Casa in questo momento le prestazioni avrebbero già raggiunto quelle del carburatore col vantaggio della precisione di lavoro, minor consumo e tenere degli inquinanti ridotto tra il 25 e il 35% (pompa olio elettrica).
Marc Teissier prudenzialmente indica per questa moto l’entrata in produzione per la stagione 2017; ma probabilmente è pretattica e magari la vedremo prima. La certezza è che a muovere le acque tra i 2T enduro verso l’iniezione – che a qual punto sarà una iniezione diretta – saranno le future normative di omologazione.