Risposta: la Yamaha Monster Motocross YZ450FM vincitrice del titolo MX1 ’08 di David Philippaerts.
Convivono insieme una posizione di guida dal manubrio basso e arretrato che sa tanto di anni 80 e un motore del 21° secolo, muscoloso ma estremamente facile da utilizzare; la moto di David dona sensazioni particolari ma si rivela in fretta una facile e allo stesso tempo potente arma da MXGP
In completo contrasto con i manubri sempre più avanzati preferiti da molti piloti, la Yamaha Monster Energy di David con questo “set up” tutto suo risulta “strana al primo impatto rispetto alle attuali abitudini ma in curva la moto è facile, incredibilmente facile. L’arretramento del manubrio riduce anche l’effetto”arm pump” e porta allo stesso tempo ad arretrare il peso, cosa che aiuta la direzionalità della moto nel brutto, dove la pista è scavata e difficile.
Il propulsore come ci si aspetterebbe da una top bike del mondile MX1 non manca certo di cavalli, ma quello che sorprende è la facilità con la quale la potenza può essere utilizzata anche in condizioni di scarsa aderenza e nel fango. Facile ma dal carattere deciso, quando si gira la manopola del gas il motore spinge in maniera quasi gentile fino ai medi dove la potenza cresce e diventa decisamente significativa. In alto la moto allunga e spinge tanto, veramente tanto.
Gustatevi la prova competa della YZ450FM di David Philippaerts sul numero di novembre di MOTOCROSS.