pierobatini@motocrossrivista.it– Questo non è un sito tutto nuovo, è una catapulta! Ti chiamano dalla redazione e ti chiedono una foto e l’introduzione alla presenza “sistematica” sulla pagina, in qualche modo interattiva, della nuova “piattaforma web” di Motocross.
Catapultato dentro, io che non amo Facebook, e in generale rifuggo dal social network. Non per una questione di tempo, ma di livello di coinvolgimento, troppo relativo a circostanze e modalità ricreate, ritengo, artificialmente.
La piattaforma di Motocross non vuole essere niente di tutto questo, ma ci troverete “travasata” l’essenza dell’impegno che genera mensilmente il Giornale.
Non so da dove partire e non voglio immaginare dove potremo arrivare, ma partiamo ed andiamo a vedere. Siamo qui tra noi, per noi, e per quello che ruota attorno a noi, da intenderci come appassionati “critici” di un mondo che, tocca confessarlo, ci ha coinvolto non poco. Un buon punto di partenza, è il nostro!
Non vorrei, però, e mi auguro che valga anche per tutti voi, appiattire il livello della “discussione” e trasformare un’occasione unica in una nuova “piattaforma di superficialità”. Vorrei che lo stimolo fosse quello di generare argomentazioni a sviluppo consequenziale, di approfondimento, con l’obiettivo di “verticalizzare” tematiche che per lo più si perdono orizzontalmente in un nulla di fatto e di concreto.
Lo stato dell’arte di un’argomentazione è il problema. Dio, il motore che non si avvia, cinquecento euro per arrivare al model year, le mignotte che diventano artiste e le figlie che vogliono diventare veline, essere brutti o troppo belli. Il problema personale appartiene più di quanto si creda ad un’area sociale, e questo basta ed avanza per dare alla questione personale il diritto di accesso ad un livello più alto. “Cado sempre a destra!” sarà colpa della moto che “tira” da quella parte o mia che tiro da un’altra e finisco per “disarmare” la concentrazione necessaria a stare almeno in sella o in piedi? Questo è un problema personale, ma diventa sociale perché la moto in terra sono soldi che si avventurano nella tasche del meccanico o, in un range di ipotesi peggiori, del medico. Le auto di oggi hanno “fanali” “artistici” da mille euro, ma come tocchi con il muso se ne va uno stipendio. Soldi estorti con la complicità del designer. Come vedete, da un problema personale eccoci catapultati in una questione che riguarda un po’ tutti.
La nostra passione è la moto, il fuoristrada. Dalle gare alle “balade”, dalla tecnica GP ai grandi viaggi-avventura, dal deserto agorafobico ai kartodromi claustrofobici. Siamo il motore, e talvolta le vittime, di un sistema che è ben più grande di noi, e che tende a vedere le cose in grande, puntando per lo più alle nostre tasche, non sempre inesauribili. Dietro all’ultimo modello c’è a volte il sogno di una vita, fatto di ferro, plastica e materiali speciali, ma lo stesso sogno può andare indietro nel tempo, o realizzarsi in una dimensione scartata o sorvolata, per buone o cattive ragioni. Le esperienze, buone e problematiche di ciascuno di noi, messe a disposizione di tutti, possono diventare un patrimonio collettivo di ragionevolezza.
Scriveteci dei vostri sogni e delle vostre preoccupazioni, chiedete, suggerite, ed aiutiamoci ad interpretare e ad interpretarci. Argomentiamo. Ma non solo di moto, che certamente resteranno un punto fisso. Mi piacerebbe ricreare l’atmosfera di una ambiente sereno ed ilare, ma anche incazzato e critico, nel quale ogni argomento possa trovare spazio. Il bello del web è che è una finestra aperta sul mondo, ancora lì oltre la nostra moto. Buono come una grigliata sulla spiaggia e cattivo come le esalazioni di una centrale nucleare che non si spegne, intero come una sudata dentro il casco ed insufficiente come un bandito non catturato, non processato e, come se dal nulla fosse venuto, al nulla restituito, cartoni animati a parte.
Questa è la “piattaforma” che io intendo, e per la quale potremo passare ore al computer aspettando risposte o facendo domande. Il trampolino è l’indirizzo qui sotto.
Grazie Mille.
Piero Batini
pierobatini[at]motocrossrivista.it