Senza filtro: Resilienza…
di Fabio de Lorenzo
Alzi la mano chi non si è mai infortunato e soprattutto chi non ha forzato i tempi di recupero! Il confine tra coraggio e incoscienza è una sottilissima linea che solo chi brucia per una passione vera, conosce bene. Correva l’anno 1985 e mi stavo preparando per il regionale. A venti giorni dalla “importantissima” prima del campionato cadetti 80, mi fratturai il radio in allenamento… quindici anni ed il mondo mi crollò addosso; avevo giocato tutto sulla mia passione compreso il cinquantino per andare a scuola che mio padre non mi comprò perché avevo già speso una cifra folle per la moto da competizione. Il venerdì prima della gara, dopo un brevissimo consulto con mio padre ed una discussione epica, decisi in autonomia di togliermi il gesso con le forbici trinciapollo. Moto sul furgone, chilometri di fascia elastica sul polso, e tentai la sorte facendo il sabato ben due giri di prova (dolorosissimi…). La domenica in qualche modo terminai le due manches pascolando in fondo al gruppo. All’imbrunire non ero più in grado di reggere neanche un bicchiere e potevo vantare un diametro al polso speculare al mio polpaccio… Ancora oggi e sono passati troppi anni, mi ricordo molto bene due sensazioni; il dolore e l’ingiustificato orgoglio di aver camminato in equilibrio per qualche istante, su quella sottile linea.
Ps Garantisco per comprovati esiti postumi che NON è scelta intelligente quella che ho sopradescritto 😉 Se possibile evitate!
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