MX Junior Grecia – Italia mondiale 2021
di Martino Bianchi
In questo flashback non vado tanto indietro nel tempo. Solo dieci giorni. Ma ci tenevo a raccontarvi la mia esperienza vissuta al mondiale MX Junior che si è svolto il 31 Luglio/1 Agosto sul bel tracciato di Megalopolis in Grecia.Purtroppo la mia sarà una disamina piuttosto critica di quanto successo nel weekend greco, ma sono state troppe le circostanze difficili e al limite, che hanno vissuto tutti i partecipanti al mondialino junior, tornato ad eleggere i giovani campioni del mondo di motocross, delle categorie 65 cc ( 10/12 anni), 85 cc (12/14 anni) e 125 cc (13/17 anni), dopo un anno di stop forzato causa Covid.
Premetto che a vincere sono stati i migliori. Su questo non c’è dubbio! L’Italia come squadra ha bissato il successo grazie agli splendidi risultati individuali di Andrea Uccellini (terzo nella classe 65), Mattia Barbieri vincitore ed iridato della classe 85 e Valerio Lata sul secondo gradino del podio della 125. La Nazionale italiana guidata dal CT Thomas Traversini coadiuvato in maniera esemplare dai suoi collaboratori Andrea Bartolini (responsabile del settore giovanile azzurro), Stefano Barbieri ( responsabile classe 65), Massimo Beltrami ( responsabile classe 85) e Cristiano Doimi ha gestito al meglio un weekend infernale sotto tutti i punti di vista. Parto con una premessa: la data di assegnazione del mondialino è concomitante con la più importante manifestazione riservata ai giovani motocrossisti che si tiene da 40 anni nella prima settimana di agosto in America: Il Loretta Lynn Amateur Championship. Perché mettere in conflitto i due campionati? A parte le enormi difficoltà di quest’anno a viaggiare per la pandemia, ma ci sarebbero sicuramente tanti ragazzini sud americani, australiani, ma anche europei interessati a partecipare a Loretta, ma anche esserci con la propria nazionale al mondialino,. Le due date non si devono assolutamente sovrapporre ! Poi la scelta della data per il weekend greco ! Assurda. Si sa che il 1° agosto in Grecia ci sono temperature oltre i 40°. Non si può rischiare di far correre giovani ragazzi tra i 10 e i 17 anni a quelle temperature!
Ed infatti le gare sono state accorciate per far si di evitare malori in pista che invece si sono ugualmente avuti ( nella classe 125) con conseguente bandiera rossa e fine corsa della seconda frazione con ben 4 giri in meno rispetto la prima manche. Non è possibile allenarsi tutto l’anno sapendo che le manche che assegneranno il titolo mondiale in prova unica saranno di 25 minuti + due giri e poi arrivare il giorno della gara e vedersi il programma totalmente modificato! Programma che fino al warm up della domenica mattina si sarebbe dovuto svolgere tutto nelle ore più “ fresche” della giornata ovvero con tutte le manche da disputarsi entro le 14, ma che poi è stato più volte modificato per problemi di manutenzione del tracciato.
Cosa è successo? Gli organizzatori avevano giustamente allagato la pista durante la notte precedente, ma avevano inondato anche il rettilineo di partenza e la prima curva era diventata pressoché impraticabile dopo il warm up. Il problema è che il moto club locale, malgrado abbia fatto davvero di tutto per organizzare questa gara con gli standard richiesti da FIM e il promoter Infront, non aveva gli strumenti adeguati per rimettere a posto la prima curva in breve tempo, come di solito succede su tutti i tracciati che ospitano un campionato del mondo, ma che spesso si trovano anche in piste organizzatrici di gare regionali. Il tempo è passato tra un rinvio e l’altro, e così la prima manche della 125 che si sarebbe dovuta disputare alle 9.30 si è corsa invece alle 11.30, con i piloti che hanno aspettato a lungo nel pre-parco prima di ricevere la possibilità di attendere ognuno presso il proprio paddock. Davvero un flop che si poteva prevedere spostando di qualche settimana la data. A fine Agosto sicuramente sarebbe stato tutto più facile con temperature più accettabili. Per il resto l’atmosfera che si respira ad un mondiale junior è davvero impagabile. I piloti tutti raggruppati sotto i tendoni delle proprie nazionali, lo spirito di squadra di un “piccolo” Motocross delle Nazioni, ma con l’innocenza e la genuinità di giovani atleti che si “giocano” un titolo mondiale quasi in amicizia e con l’innocenza dei teen agers. Bellissima la presentazione delle diverse nazionali effettuata in piazza a Megalopolis il venerdì precedente la gara, davanti alle autorità locali e a tutti i famigliari presenti. Peccato l’assenza di importanti nazioni un po’ per il Covid e un po’ per la concomitanza con Loretta, come per esempio Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Giappone e Australia. Questa “mini Olimpiade” del motocross under 17 merita più attenzione nel panorama internazionale soprattutto dagli addetti ai lavori.
Arrivederci col mondiale MX Junior il prossimo anno in Finlandia…..lì sicuramente farà un po’ più fresco😉))…