Supercross Indianapolis: Le dichiarazioni dei protagonisti
Ken Roczen: “Sono senza parole. All’inizio della stagione abbiamo ricevuto davvero tante critiche e non è stato piacevole. Abbiamo dovuto lavorare molto e portare avanti diversi step, che non ci hanno sempre dato ragione. Ci sono state delle brutte gare ma quello che conta è che non abbiamo mai mollato. Il team ed io abbiamo più volte chiuso il paddock, rimanevano fino a tardi per fare i cambiamenti del caso. Prima di Tampa abbiamo davvero spinto tantissimo per avere la migliore moto possibile. Eravamo esausti ma c’era la sensazione che avremmo potuto farcela. Questa sera il sogno è diventato realtà, tutti i brutti momenti sono spariti, coperti dalla gioia del momento. Le mie partenze non sono state bellissime, ero lontano dal podio ma ho cercato di mantenere la calma e cercare di portarmi avanti. Questa gara è passata in uno schiocco di dita ma allo stesso tempo mi è sembrata eterna. All’interno di una delle piste più toste di sempre ho cercato di lasciare il segno. Un grande obiettivo è stato raggiunto e non potrei esserne più contento.”
Cooper Webb: “Tornare a casa da Indy con la tabella rossa in mano è davvero un grande successo per me. Non c’è un grande distacco ma è stata davvero una notte fortemente combattuta. Parlando della mia gara sono abbastanza deluso, anche se sono rimasto nel gruppo non sono riuscito a mettere in campo il passo vincente. É una lunga stagione e questa sera tutto è girato attorno alla ricerca dell’equilibrio tra rischio e guadagno… la pista era davvero complessa e non permetteva imprecisioni. Ho perso un po’ di ritmo sul finale e non ne sono contento, ma prendo il risultato e lo porto a casa. Ora si pensa al prossimo Round che correrò con la tabella rossa davanti.”
Aaron Plessinger: “Amo correre a Indianapolis, è stato un weekend davvero divertente. Mi sono sentito bene nella manche qualificante e sono riuscito a prendermi la seconda posizione con un bel sorpasso nelle whoops. Questa mossa mi ha dato la giusta fiducia in me stesso per il Main Event. La mia partenza non è stata delle migliori ma ho cercato di guidare in maniera intelligente e e spingermi il più vicino possibile alla vetta. Alla fino sono salito in quarta posizione e ci sono rimasto fino alla fine. Dopo la deludente nona posizione della scorsa gara, volevo davvero tornare in cima e riprendermi il momentum e penso di esserci riuscito. Sotto con il prossimo round!”
Justin Barcia: “Le Practice sono state bellissime (P4). Nella manche qualificante ho spinto davvero tanto e sono riuscito a vincere; risultato ancora più soddisfacente. Nel Main Event non ho fatto una buona partenza ma mi sono impegnato e sono riuscito a rimontare fino alla seconda posizione. Ho guidato davvero bene, la squadra ha fatto un ottimo lavoro; la moto era perfetta. Salire sul podio è stato incredibile e non vedo l’ora di schierami a Detroit.”
Christian Craig: “Il weekend a Indy è iniziato abbastanza bene, la pista era davvero insidiosa e scavata. Mi è sembrato di guidare bene per tutta la giornata e ho fatto anche qualche piccolo cambiamento qua e là alla moto per migliorarla. Sono riuscito a guidare senza commettere troppi errori. La partenza nel Main Event non è stata delle migliori ma sono comunque rientrato nella top 10 ed alla fine sono andato davvero vicino alla sesta posizione. Mi sento di essere migliorato ed aver migliorato la moto. Qualcosa in me ha fatto click. Adesso continuerò a spingere per arrivare pronto a settimana prossima.”
Hunter Lawrence: “Era la mia prima volta a Indy ed è stata illuminante. Ho lasciato che tutto mi arrivasse da solo. Ho cercato di comprendere come si sarebbe scavata la pista, già dal secondo giro ha iniziato a scavarsi notevolmente ma ho cercato di conservare il vantaggio ed arrivare alla fine vittorioso.”
Nate Trasher: “Mi sono detto una volta secondo mi metto all’inseguimento di Hunter. Non sono riuscito a prenderlo ma alla fine devo dire che ci siamo eguagliati. Verso la fine della gara mi sono reso conto che solo un errore di Hunter mi avrebbe permesso di raggiungerlo. La pista era davvero tecnica ed i giri sul tempo erano davvero simili; non c’era tutta questa differenza come sembrava. Non c’era molto che potevo fare, ho dato tutto quello che avevo fino a che non ho iniziato a fare errori su errori ed allora ho deciso di essere più conservativo. Ho comunque dato il 100% ma senza cercare il miglior tempo. Non so come Hunter sia rimasto in piedi, con l’errore commesso sarebbe dovuto cadere ma è davvero un osso duro e sta guidando davvero bene e non ha intenzione di lasciare spazio. ”
Jordon Smith: “Nella prima metà della gara ho davvero sofferto le whoops, settore che di solito è il mio punto forte, non riuscivo a farle mie. Ho poi a trovato una buona linea intorno all’ottavo giro ma a quel punto c’erano un sacco di doppiati tra me ed i primi. Ho cercato di farmi strada ma è stata dura, anche perché la pista era piena di canali e quando cercavi un sorpasso su un pilota ti trovavi nello stesso canale di un altro che ti bloccava involontariamente l’azione. Ho cercato di prendere Nate ed avvicinarmi a lui ma non ci sono riuscito.”
Tom Vialle: “L’ottavo posto non è il mio miglior risultato, avrei di sicuro potuto fare meglio ma la pessima partenza nel Main Event non mi ha aiutato. Mi sono sentito in possesso di un buon ritmo e passo gara nei primi giri e grazie a quello ho sorpassato qualche collega posizionandomi settimo. Una piccola caduta mi ha fatto perdere del tempo purtroppo. Non ho mai guidato in una pista così, ho ancora molto da imparare e lo sto facendo, ogni volta le piste sono completamente diverse e mi insegnano molto. Devo migliorare e fare molta esperienza ma so che sono il tempo e le gare me la potranno dare. Sento che la velocità c’è ma va unita a tutto il resto. É solo una questione di tempo prima dell’arrivo del podio. ”
Image: Yamaha, Honda, KTM, GASGAS, Suzuki e Husqvarna