2023 EnduroGP Round 3: Finlandia
Direzione nord per il terzo e anche quarto Gran Premio del Campionato del Mondo di Enduro 2023. Heinola e la sua pista da Motocross saranno la base del GP di Finlandia. Il mondiale di Enduro ritorna nella nazione madre di immensi campioni come, ad esempio, Mika Ahola. Due giorni di gara, come sempre anticipati dal breve e suggestivo prologo, aspettano i numerosi piloti accorsi per gareggiare. Da il nord Europa regala gare dalle mille sfaccettature; sabbia, radici, polvere e fango uniscono le forze per mettersi tra i piloti e la vittoria finale. Fredda solo in apparenza, la Finlandia era da tempo che non ospitava un Gran Premio, per tanto, in occasione di questo ritorno ha sfoggiato il miglior vestito e ha creato un percorso con la P maiuscola, così si vocifera nel paddock.
Le voci del paddock sono come le frasi del telefono senza fili, iniziano in un modo e finiscono in un altro; tanto belle quanto inattendibili fanno giri immensi senza mai rivelare il mittente, chi le metta in giro è un mistero ma a noi questo non importa perché qui si parla di certezze e una di queste è di sicuro il talento di Brad Freeman! Dopo quattro vittorie su quattro nella tanto discussa classe EnduroGP, Brad ha messo in chiaro che non c’è gossip che tenga è lui l’uomo da battere. Andrea Verona e Josep Garcia, hanno provato a strappargli il ruolo da protagonista, ma con il copione ben stretto in mano, l’inglese li ha rispediti a casa. La squadra di Fabio Farioli, è tornata a casa alla ricerca di qualche asso da nascondere nella manica e da sfoggiare in questo terzo appuntamento, ci saranno riusciti?. Se è vero che non ci sono più le mezze stagioni e che si stava meglio quando si stava peggio è altrettanto vero che la costanza paga. Paga chi? Per ora Steve Holcombe, il quale con quattro bronzi si è accaparrato l’argento nella EnduroGP. Zitto zitto, ma nemmeno tanto, perché credetemi la sua Beta canta, ha appoggiato tassello dopo tassello costruendosi un posticini dietro al compagno di squadra e chissà che alla fine ne avrà messi abbastanza per prendersi la vittoria finale. Speculazioni a parte, Steve è la prova di come essere sempre lì porti i suoi frutti.
Aspra, quasi quanto un lime, è la pastiglia che deve mandare giù Zach Pichon; il francese stava davvero costruendo un ottimo campionato quando un incidente ha infranto i suoi sogni di gloria. Come era il detto? Se la vita di dà limoni tu fanne una limonata? Ecco, non so cosa Pichon possa farsene di uno zero ma sono sicura che qualche ragno verrà cavato dal buco. Nel mentre che Zach si diletta tra i luoghi comuni di queste righe, Josep Garcia prende la vetta della classe E1. Lo spagnolo è sempre più a suo agio con il telaio nuovo della sua KTM e, grazie alle due vittorie iberiche, torna sul primo gradino del podio di classe. Stessi punti ma posizioni diverse per Steve Holcombe ed Andrea Verona; con due vittorie e due secondi posti ciascuno condividono la prima posizione nella Enduro 2. Ci sono dunque due tabelle rosse? Negativo, il regolamento premia l’ultimo ad aver vinto, di conseguenza è l’inglese a vestire la sua compagna di rosso. Una battaglia sul filo dei tasselli è dunque attesa nelle prove speciali finlandesi. Nella E3 non c’è storia, ma e se che regga, Brad Freeman è il leader indiscusso. Mikael Persson ci sta provando, come del resto ha resto ha fatto per tutto il 2022, tuttavia l’inglese è tutto fuorché un avversario facile, quindi per ora lo svedese gli guarda il parafango posteriore. Chissà se l’aria di quasi casa sarà una spinta diversa al pilota Husqvarna.
Nella Junior Jed Etchells, Albin Norrbin e Jeremy Sydow si fronteggiano a colpi di staccata; nessuno ha intenzione di darla vinta agli altri due. I primi due GP hanno dimostrato come Etchells riesca ad esprimersi al meglio il sabato mentre Sydow eccelle alla domenica. I tracciati pressoché immacolati sembrerebbero adattarsi meglio alla guida dell’inglese mentre a mano a mano che il tracciato di scava il tedesco trova un passo migliore. In tutto questo Albin Norrbin non sta a guardare ma cerca di intromettersi per collezionare più punti possibili, che costanza metta lo zampino anche in questa classe?
Ed i nostri azzurri che fino hanno fatto? Se nella classe Junior, Manolo Morettini ed Enrico Rinaldi faticano a tenere il passo dei loro colleghi, nella Youth è proprio Kevin Cristino a tenere alto l’orgoglio nazionale. Affamato di vittoria Kevin non si sta risparmiando. La sua Fantic viene spremuta fino all’ultimo cilindro per riuscire a sfruttare il massimo della potenza del piccolo motore 125. Un concerto di sfrizionate e marce tirate all’inverosimile è in atto nella Classe Youth: dirige l’orchestra Cristino, segue Thibault Giraudon e leggermente dietro alla musica arriva Leo Joyon. Se i primi due si giocano le vittorie sul filo dei centesimi, il terzo arriva dopo; i suoi distacchi sono abbastanza alti, come se per ora non fosse in grado di seguire lo stesso spartito ma la stagione è lunga e si sa i giovani imparano in fretta. Altro luogo comune? Lo scopriremo a fine anno.
Tornano le quote rosa! Dopo l’assenza in Spagna le lady infiammeranno le prove speciali finlandesi. Difficile descrivere la stagione femminile, con un solo round all’attivo è ancora tutto troppo provvisorio, tuttavia la campionessa in carica Jane Daniels sembra averne leggermente di più rispetto alle sue colleghe e con due vittorie è al comando della classifica di campionato. Lotta serrata per le restanti posizioni tra Jessica Gardiner, Mireia Badia e Francesca Nocera, le quali pagano solo due punti di ritardo le une dalle altre. Con un numero minore di gran premi in campionato non c’è spazio per errori, ogni singola speciale risulta essere decisiva. Quindi per citare l’ennesima frase fatta: bando alle ciance e via di GAS!
Image: EnduroGP, KTM, GASGAS, Betamotor e Fantic