LA MOTO DA TRIAL TRANS AMA
Quello della Trans Ama da trial è un progetto che va collocato a cavallo tra gli Anni ’70 e ’80 e conteneva una serie di soluzioni innovative e potenzialmente molto valide. Il motore era un Hiro Sammy Miller che veniva appeso al telaio in una posizione tale da dare alla moto la massima luce da terra e, quindi, poter evitare il più possibile il contatto tra motore e terreno od ostacoli.
Inizialmente il trave centrale del telaio fungeva anche da serbatoio del carburante, poi quest’ultimo è stato spostato sotto la sella. Poi nella seconda versione della moto (quella con le sovrastrutture bianche) il trave del telaio fungeva da cassa filtro come collegamento tra il carburatore e il filtro aria, collocato in corrispondenza del canotto di sterzo.
La moto, progettata da Luigi Maltry e prodotta a Pesaro dai fratelli Campanelli, aveva inoltre altre soluzioni inedite, come il perno del forcellone montato su di meccanismo che permettesse di regolare il tiro catena, il perno della ruota posteriore con due differenti possibili posizioni di fissaggio ecc. Però, proprio perché tanto inedita e particolare, quella moto avrebbe meritato una maggior messa a punto e un maggior sviluppo, cosa che non fu possibile perché di lì a poco la produzione Trans Ama sarebbe cessata. Peccato!