MXGP of Spain La pagella Olé!
di Massimo Bonardi
Era lecito più di qualche dubbio circa il successo al botteghino del doppio GP iberico in tempi così ristretti. Ed invece le immagini hanno certificato che oltre i cugini francesi anche i tifosi spagnoli sono decisamente più presenti rispetto a quanto succede sull’italico suolo. Partecipazione premiata da gare tiratissime e ugualmente coinvolgenti, soprattutto nella quarto di litro iridata e non. Nell’entusiasmo generale è passato sotto traccia il numero di piloti al cancello già drammaticamente basso in quasi tutte le categorie. Dato destinato a deteriorarsi con l’incedere dei mesi e della distanza chilometrica.
IL TRACCIATO: 5 1/2
Con ancora negli occhi la magnificenza sudamericana, anch’essa non esente da evidenti problematiche, atterrare nel catino di Intu Xanadu è stato a dir poco traumatico. A complicare ulteriormente il Gippi ci hanno pensato gli incolpevoli track designers. Dopo l’esperienza dello scorso anno che aveva portato in dote un tracciato poco lavorato e quindi durissimo, questa volta la fresatura è stata importante. Inevitabili i profondi canali che con il trascorrere del tempo si sono consolidati rendendo la guida un esercizio millimetrico effettuato a velocità elevatissime con salti e combinazioni tecniche di chiara ispirazione Supercross. È andata bene, quasi nessuno si è fatto troppo male ma non si può sempre sperare nelle Dea bendata.
MXGP
PRADO: 10
Voto forse anche stretto per quanto mostrato dal lusitano. Jorge è stato perfetto ogni volta che è sceso in pista e credetemi che la pressione su di lui era altissima. Anni interi ad inseguire una giornata assoluta da regalare al suo pubblico. In gara due dentro un circuito distrutto dove il minimo sbaglio potenzialmente poteva essere fatale, ha ritoccato il best lap di qualche millesimo rispetto alla prima manche. Chiunque avesse sorriso circa il suo tour invernale negli stadi, direi che adesso ha avuto la sua risposta.
GAJSER: 7 1/2
Lo ha dichiarato subito che Arroyomolinos non era in cima alla sua scala dei desideri. Eppure, Tiga ha mantenuto il focus e non rischiando niente ha portato a casa il massimo risultato dietro ad un avversario in evidente stato di grazia.
FEBRVE: 6 1/2
E’ evidente che per adesso molti dei migliori uomini stiano semplicemente portando in temperatura il motore. Impossibile però non tornare con la mente alla fantastica progressione di Romain dello scorso anno. Adesso pare tutto più farraginoso e se è vero che il cumulo punti di distribuire è immenso, accusare quasi una manche di svantaggio dopo solo due appuntamenti, non lo aiuterà ad arrestare la galoppata del campione in carica.
HERLINGS: 6 1/2
Segnali di ripresa che però non soddisfano gli estimatori di The Bullet. Per certi versi analisi speculare a Febvre con l’aggravante di un atteggiamento quasi inaccostabile a ciò che tutti ricordiamo. Sicuramente tornerà in cattedra specialmente sulla soffice sabbia ma vederlo più intento a stare largo, a non sfiorare avversari, a girarsi sui salti piuttosto che a martellare duro come ci ha abituati da sempre, fa strano. Vero, ha sentito troppo dolore ed ogni volta che ha toccato terra negli ultimi mesi si è fratturato, ma il problema che a breve si paleserà sarà definitivo. A budget importante deve necessariamente corrispondere un ruolo da protagonista. Il romanticismo esiste nell’immaginario e prima o poi l’equazione sopra citata busserà sulle spalle dell’olandese.
SEEWER: 5 ½
Indubbiamente, almeno per quanto mostrato fino ad ora, la parte migliore del nuovo binomio pilota-moto è ascrivibile all’aspetto finanziario…Delle rimonte incredibili suffragate da una guida spettacolare quanto impossibile, resta ben poco. Tornerà senza dubbio a competere ai suoi livelli ma dall’esterno pare che per il fantino svizzero ammaestrare la verdona stia diventando un’impresa epica.
RENAUX: A presto
Dispiace che solo la settimana scorsa avessi posto l’accento sulla gravità del suo infortunio. Perdere alla seconda prova del torneo iridato un pilota e soprattutto un ragazzo solare come Renaux fa male a tutto l’ambiente. Maxime torna solo quando sarai perfettamente ristabilito ma fai presto 🙂
GLI ITALIANI:
MONTICELLI: 6
Certamente il tracciato più complicato per gestire l’affinamento in gara pilota/moto. Ha concluso sempre alle spalle del compagno di squadre e nell’economia globale del rientro alle competizioni dopo un anno difficilissimo, è più che soddisfacente.
FORATO&GUADAGNINI: NN
Ancora entrambi spettatori i nostri più forti portacolori della classe regina. Se per Mattia l’attesa dovrebbe essere terminata con il debutto stagionale atteso in Sardegna tra qualche giorno, per Alberto la situazione si è notevolmente complicata dopo la violentissima caduta avvenuta in allenamento qualche giorno fa. Bollettino medico pesantissimo e, se tutto va bene, almeno 7/8 settimane per vederlo in forma. Forza ragazzi!
MX2
DE WOLF: 9 1/2
Le voci insistenti che davano il biondo olandese già nel mirino di tante squadre americane per il prossimo anno, si saranno incendiate dopo il week end madrileno. Bello anzi bellissimo e tremendamente efficace in moto. Se solo Benistant avesse evitato un’entrata al limite in gara due, forse l’Andrea nazionale non sarebbe riuscito nella sua personale impresa. Sublimazione dell’arte gli slow motion dedicati dalla regia all’azione dell’ufficiale Husqvarna. E meno male che era una specialista dei fondi morbidi altrimenti chissà cosa avrebbe fatto!
LAENGENFELDER: 8
Ci risiamo. Probabilmente ha ragione lui e soprattutto la sua squadra ma, nonostante la consueta prestazione granitica, resta sempre in filo in ombra. Velocissimo, consistente e sempre lontano dai cali di attenzione. Certamente i titoli e la carriera si costruiscono con questo modus operandi ma ad accendere il cuore dei caldissimi fan spagnoli è stata la benzina arrivata da altri lidi.
ADAMO: 8
In casa KTM sono tutti giustamente entusiasti di Andrea. La materializzazione dell’atleta perfetto che non si sottrae mai a nessun allenamento. Partito con l’aurea del campione del mondo per infortuni altrui, sta mostrando carattere e tranquillità. Imperscrutabile ma sicuro anche nei momenti di minor spessore, sta elargendo a piene mani una progressione importante. Gli ultimi giri della heat finale, durante i quali ha piegato la migliore release mai vista della coppia Husqvarna, certificano la bontà di tutte le aspettative che ricadono sulle spalle del campione del mondo in carica.
LUCAS COENEN: 6 1/2
Probabilmente la montagna di punti gettati al vento in Argentina gli hanno suggerito un’attitudine diversa. Con un tracciato veramente complicato dove un errore poteva valere un chilo di gesso, Lucas ha pelato il comando del gas portando a casa punti pesanti e tanta esperienza. Bene così.
EVERTS: 6 ½
Buon rientro per Liam, a tratti ha dato l’impressione di poter subito competere per le primissime posizioni. Poi il tracciato, le condizioni del fondo ed il buonsenso avranno prevalso sulla necessità di recuperare tutto e subito.
BONACORSI: 6 1/2
Da Andrea non ti puoi aspettare qualcosa che non sia stato ampiamente premeditato, studiato e guadagnato. Un ragazzo esemplare che non molla mai la presa. Nella bolgia di Arroyomolinos ha trovato subito il suo equilibrio ed ha combattuto la sua personalissima contesa con i “soliti” riferimenti. Ovvero chi gli ha conteso lo scorso anno fino all’ultimo metro il titolo ed il compagno di squadra più spigoloso. Un decimo posto che racconta molto più dei punti guadagnati.
ZANCHI: 6
Voti a caso? Sufficienze esagerate per i nostri e voti bassi per gli altri? Forse più che piaggeria si può ascrivere la metodologia alla contestualizzazione del pilota. Ad esempio, Ferro è ampiamente sufficiente perché è un debuttante giovanissimo in sella ad una moto da sviluppare ed i due fattori insieme danno come risultante un voto positivo all’esperienza iberica. Poteva fare meglio dopo il sesto posto in Argentina? Potenzialmente ha già dimostrato tanto e credo che sia corretto evitare di mettere pressione e dargli in tempo necessario per assuefarsi al ritmo del mondiale.
EMX 250
LATA: 9
Ci vuole carattere, molto. Valerio è un ragazzo che è stato sempre sugli scudi. Nonostante la giovane età, ha vinto moltissimo e come tutti quelli così in evidenza, è sempre atteso al varco. Qualche leggera sbavatura, che personalmente definisco forzatura esterna, nel passato recente, aveva appannato la sua ascesa. Con calma ha lavorato e senza tanto clamore e si è fatto trovare pronto al via di questa stagione. Il resto è storia recentissima e tutti dobbiamo essere felici per quanto ha mostrato lui e Joakin. Debutto eccellente ragazzi!
WMX
Guillen: 9 1/2
La felicità che traspare dall’espressione di Daniela credo che sia più esplicativa di qualsiasi frase ad effetto. Lo scorso anno sempre a Madrid, per una pura coincidenza, mi sono trovato coinvolto nei festeggiamenti del suo piccolo clan familiare al termine del primo podio iridato. Se qualcuno mi dovesse chiedere se la passione può far trasformare i sogni in realtà, gli presenterei la famiglia Guillen.
Fontanesi:
Debutto leggermente sottotono per la Kiara nazionale. Si parla sempre di eccellenza ma quando hai un blasone così pesante, le aspettative restano comunque altissime. Detto questo trattasi di prestazione ben al di sopra della sufficienza che gli consentirà di coltivare il sogno di salire ancora una volta in cima all’Olimpo.
di (F@b)
Image: MXGP, Yamaha, Kawasaki, KTM, GASGAS, HQC, HRC